Lei è Lorena Barranca, ha 39 anni, vive a Sassari.
Lavora come postina. Ogni giorno percorre in auto 500 chilometri per arrivare alla sede di Cagliari.
Dopo anni a fare avanti e indietro, la situazione sta diventando insostenibile. Lorena ha chiesto più volte di essere trasferita più vicina, ma aver utilizzato la maternità e il congedo parentale, l’ha penalizzata nella graduatoria.
Per cui, come dice a Repubblica, deve aspettare.
Lorena sta perdendo l’infanzia dei suoi figli, ma vuole lavorare.
Perché deve scegliere tra carriera e famiglia?
Lavora come postina. Ogni giorno percorre in auto 500 chilometri per arrivare alla sede di Cagliari.
Dopo anni a fare avanti e indietro, la situazione sta diventando insostenibile. Lorena ha chiesto più volte di essere trasferita più vicina, ma aver utilizzato la maternità e il congedo parentale, l’ha penalizzata nella graduatoria.
Per cui, come dice a Repubblica, deve aspettare.
Lorena sta perdendo l’infanzia dei suoi figli, ma vuole lavorare.
Perché deve scegliere tra carriera e famiglia?
“Ogni giorno per andare al lavoro sono costretta a fare in auto 480 chilometri.
Cinque ore di viaggio attraverso la Sardegna, da nord a sud e viceversa.
Sveglia alle 5.30 per essere in ufficio alle 9.30. Finisco il turno alle 17, arrivo a casa in tempo per mangiare con i bambini e metterli a letto.
Viaggiare tutti i giorni è pesante, e anche costoso. Mi sono organizzata, condivido la benzina con altre persone, ma al mese spendo fino a 300 euro.
Ho fatto domanda per una sede più vicina, la risposta è sempre la stessa da anni: devo aspettare.
Se continua così sarò costretta a dare le dimissioni.
Si parla tanto di tutela delle donne e della maternità, ma io non vedo niente di tutto questo”.