Lui è Ashley Moore, 37 anni del Galles.
Stava passeggiando con uno dei suoi cani, quando un pastore belga ha scavalcato il recinto e li ha aggrediti.
Ashley è stato morso più volte, si è salvato grazie all’aiuto di un passante.
Il proprietario del cane è stato condannato a un risarcimento, i giudici volevano sopprimere l’animale.
Ashley ha chiesto di non farlo: il cane non è cattivo, è una vittima, va educato, merita una seconda possibilità.
L’hanno ascoltato.
Stava passeggiando con uno dei suoi cani, quando un pastore belga ha scavalcato il recinto e li ha aggrediti.
Ashley è stato morso più volte, si è salvato grazie all’aiuto di un passante.
Il proprietario del cane è stato condannato a un risarcimento, i giudici volevano sopprimere l’animale.
Ashley ha chiesto di non farlo: il cane non è cattivo, è una vittima, va educato, merita una seconda possibilità.
L’hanno ascoltato.
“Ero uscito a fare una passeggiata con uno dei miei cani, sono passato davanti a una recinzione e ho sentito abbaiare furiosamente.
D’improvviso il cane è saltato fuori dal cancello ed è corso verso di noi.
Prima ha morsicato il mio Kendo, poi si è lanciato contro di me: mi ha stretto la mano nella mascella.
Mi ha sbattuto a terra più volte, morso gambe e braccia. Per fortuna un passante l’ha fermato.
Mi hanno detto che avrebbe potuto causarmi danni permanenti. Ma sto bene, anche il mio Kendo se l’è cavata.
Il cane è stato giudicato pericoloso, i giudici volevano sopprimerlo: gli ho chiesto di non farlo. È una vittima, esattamente come me.
Invece di ucciderlo, pensate a un modo per riabilitarlo, merita una seconda possibilità”.