Loro sono Mashallah Karami, venditore ambulante, e la moglie. E questo è il loro grido di dolore che si leva alto sul cielo sopra l’Iran e passa sopra le nostre teste e le nostre case mentre per nostra fortuna prepariamo cenoni e impacchettiamo regali.
Il figlio Mehdi, 22 anni, sta per finire al patibolo.
Giustiziato.
Mehdi è stato condannato a morte perché accusato di aver provocato la morte di un paramilitare, durante una cerimonia funebre in onore di un manifestante a Karaj, vicino a Teheran.
È stato processato, non si sa bene dove e come, e in meno di di una settimana è stato condannato alla pena capitale.
All’avvocato incaricato dalla famiglia non è stato consentito di difendere il ragazzo, mentre il legale che gli è stato assegnato dalle autorità non ha mai risposto alle telefonate dei genitori.
Mehdi ha 22 anni. È una delle cinque persone condannate a morte per aver partecipato alle proteste scatenate dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza picchiata e uccisa dalla polizia morale perché indossava male il velo islamico.
Dei cinque ragazzi mandati al patibolo, due sono già stati giustiziati. Mehdi potrebbe essere il terzo.
Lo ha comunicato lui stesso, in lacrime, con voce tremante, durante una telefonata con il padre dal carcere.
“Baba, hanno emesso le sentenze. La mia è una condanna a morte. Non dirlo alla mamma”.
Il figlio Mehdi, 22 anni, sta per finire al patibolo.
Giustiziato.
Mehdi è stato condannato a morte perché accusato di aver provocato la morte di un paramilitare, durante una cerimonia funebre in onore di un manifestante a Karaj, vicino a Teheran.
È stato processato, non si sa bene dove e come, e in meno di di una settimana è stato condannato alla pena capitale.
All’avvocato incaricato dalla famiglia non è stato consentito di difendere il ragazzo, mentre il legale che gli è stato assegnato dalle autorità non ha mai risposto alle telefonate dei genitori.
Mehdi ha 22 anni. È una delle cinque persone condannate a morte per aver partecipato alle proteste scatenate dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza picchiata e uccisa dalla polizia morale perché indossava male il velo islamico.
Dei cinque ragazzi mandati al patibolo, due sono già stati giustiziati. Mehdi potrebbe essere il terzo.
Lo ha comunicato lui stesso, in lacrime, con voce tremante, durante una telefonata con il padre dal carcere.
“Baba, hanno emesso le sentenze. La mia è una condanna a morte. Non dirlo alla mamma”.
“Mi chiamo Mashallah Karami. Sono un venditore ambulante.
Mio figlio, Mehdi Mohammad Karami è un campione di karate, ha vinto molti premi ed è stato membro della nazionale.
Chiedo con rispetto e gentilezza alle autorità giudiziarie, vi imploro per favore, di togliere la pena di morte a mio figlio.
Non uccidete mio figlio”.