Lavora come educatore.
Nel corso degli anni ha adottato cinque bambini disabili: Jack è autistico, Ruby ha una malattia rara, Lily è sorda, Joseph e Louis hanno la sindrome di down.
Benjamin li cresce da solo, aiutato dalla madre e da una amica, è un padre gay e single.
È orgoglioso della sua famiglia, i bambini sono uniti, si sostengono a vicenda e ogni giorno fanno piccoli progressi.
Crede che l’adozione sia un grosso impegno e il più grande gesto d’amore possibile.
“Ho adottato cinque bambini disabili. Erano i più vulnerabili, i più bisognosi di cure e amore.
Sono orgoglioso di aver creato un ambiente felice e stabile in cui farli crescere.
La gente dice che quello che faccio è straordinario, ma sono solo un padre che ama i suoi figli.
Quando ha incontrato Ruby per la prima volta, era collegata a una macchina per l’alimentazione, non parlava e dipendeva dalla a sedia a rotelle.
Adesso mangia e cammina, interagisce con i suoi fratelli. Non è autonoma, ma non sarà mai sola.
L’adozione è la cosa più gratificante, soddisfacente e impegnativa che ho fatto, ci credo molto, ma so che non è per tutti.
Devi sentirlo dentro, impegnarti al cento per cento ed essere completamente onesto con te stesso.
Vedere quanti progressi hanno fatto i miei figli da quando siamo tutti insieme, è il motivo per cui mi alzo la mattina.
Per quanto io abbia cambiato la loro vita, la verità è che sono loro ad aver reso migliore la mia”.