Lei è Jude. Vive a Londra. Sono gli anni Cinquanta. Fa la consulente d’arte, si occupa di teatro, è una donna indipendente, tutti la guardano storto. Uomini, amiche, anche suo marito dicono di piantarla. Deve pensare alla casa e alla famiglia. Questo fa una vera donna. Jude scoppia ridere. Divorzia all’istante. Si sente dare della sgualdrina. Non riuscirà mai a cavarsela da sola. Jude ride ancora più forte. Continua a lavorare, mantiene casa e figlia, senza rinunciare a ciò che le piace. Volta le spalle a stereotipi e pregiudizi, finché si ritrova alla soglia dei 70 anni. La figlia è adulta, i nipoti indipendenti. Jude non ha intenzione di passare la vecchiaia davanti alla televisione. Un giorno conosce un gruppo di donne, qualcuna della sua età altre più grandi. Hanno alle spalle storie diverse, ma tutte segnate dalla sopraffazione, padri, mariti, uomini che hanno cercato di schiacciarle e controllarle. E proprio come Jude hanno detto basta. Sono state etichettate, bollate. Se ne sono fregate. Hanno deciso di vivere senza farsi mettere i piedi in testa. Stanno pensando di andare ad abitare tutte insieme, per farsi compagnia e aiutarsi a vicenda. Jude è entusiasta. Si mettono d’impegno e creano il cohousing, un progetto di vita comune. È il 2016. New Ground apre i battenti. È una comunità che accoglie donne anziane, sole, stufe. Ognuna ha il suo appartamento, la sua indipendenza, nessuna è sola. Ci si aiuta in tutto, si fanno attività insieme, dallo yoga alla degustazione di vino. C’è solo un limite. Gli uomini. Jude lo spiega chiaro e tondo a chi fa domande. Ci piacciono, possono venire a trovarci se lo desiderano, ma non possono in nessun modo abitare con noi o dirci cosa dobbiamo fare. Siamo donne, sappiamo cavarcela benissimo da sole.
Una vita a sentirmi dire che comandano gli uomini, ora basta: vivo con 25 donne, siamo libere, indipendenti
Altre storie simili:

Investire al sud per creare posti di lavoro non è un’utopia: noi l’abbiamo fatto in Puglia
Loro sono Pietro Gentile e Michele Steduto. Un ingegnere e un informatico di Capitanata, in Puglia. Hanno iniziato producendo magliette in cotone, ma erano stanchi di dover importare la materia

HO UN’OFFICINA, RIPARO AUTO E MOTORI, IN FACCIA A CHI DICEVA CHE ERA ROBA DA UOMINI
Patrice assume donne, insegna alle clienti a cambiare gomme e olio.

Insegna scacchi a boss mafiosi, narcos e sicari
Mirko crede nella rieducazione, una seconda possibilità non va negata a nessuno. Per questo una volta a settimana va nel carcere di Spoleto e insegna il gioco ai detenuti.