Da oltre un anno, dopo il lavoro e nel week end, gira le strade e taglia i capelli ai senzatetto.
“Basta poco per renderli più visibili, e non lasciarli soli”.
“Un giorno all’improvviso, mi sono accorto che le strade della mia città sono piene di senzatetto.
Non riuscivo più a evitare i loro sguardi, anzi non volevo. Così ho iniziato a parlare con loro.
Sono un barbiere, e mi è venuto spontaneo offrirmi di tagliargli i capelli.
Tanti accettavano, altri no. Mi piaceva ascoltarli, farmi raccontare le loro storie.
Ci sono molti ragazzi che hanno studiato, ma si sono ritrovati senza nulla. Se non hai una famiglia alle spalle, può succedere.
Mi portavo sempre uno specchietto per far vedere loro com’erano dopo il taglio. I loro volti esprimevano una felicità sincera.
Ma il più felice ero sempre io, mi trasmettevano sempre tanta gioia.
Cerco di trasmettergli forza, facendogli capire che sono lì per loro.
Lo faccio per passione. Non c’è solo il profitto. Ogni tanto fa bene guardarsi intorno e aiutare chi sta peggio”.