Nel 2013 la madre Laura era sindaca del paese. Ha allontanato un vigilie dall’incarico, lui le ha sparato.
Durante il ricovero, Massimo e il padre si sedevano vicino al suo letto, leggendo per lei il libro che aveva iniziato.
Gliel’hanno letto ad alta voce fino all’ultima pagina.
Laura è morta poco dopo.
Ora Massimo è diventato commissario di polizia. Voleva continuare e portare a termine il lavoro di sua madre.
Proprio come aveva fatto con quel libro.
“Mia madre era la sindaca del nostro paese. Dieci anni fa ha allontanato un vigile dall’incarico e lui le ha sparato.
È stata ricoverata per un’emorragia interna, secondo i medici non le restava molto da vivere.
In quel periodo leggeva un libro, ma non avrebbe potuto finirlo, così ci abbiamo pensato io e mio padre.
A turno ci siamo messi vicino a lei, l’abbiamo letto ad alta voce e in poco tempo l’abbiamo finito.
Era un un modo di concludere qualcosa che lei aveva lasciato a metà.
Se n’è andata poco dopo. Mi ha lasciato due valori: il rispetto della legalità e l’impegno per aiutare gli altri.
È per questo che ho appena preso servizio come commissario: entrare in polizia è un modo per continuare il suo lavoro.
Un po’ come leggere fino alla fine quel libro interrotto”.