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Lei è
Alessandra

inclusione

Lei è Alessandra. Vive a Lacchiarella, un paesino alle porte di Milano. Ha 18 anni. Diploma alla mano, apre con il padre una caffetteria. La arreda a sua immagina e somiglianza. Quadri delle più belle storie d’amore del cinema, muri pieni di scritte e messaggi lasciati dai clienti. Tra quelle pareti, Alessandra sogna. È il 2002. Alessandra è dietro il bancone. Entra un cliente, ordina un cappuccino. Alessandra resta di sasso. È un uomo alto, muscoloso, vestito in modo eccentrico. Bellissimo. Si sorridono. Il cuore di Alessandra galoppa, la testa si perde in mille film. Quell’uomo si ripresenta la settimana successiva e quella dopo ancora. Si chiama Omar, ha 29 anni, è arrivato dal Senegal in cerca di fortuna. Prende un pennarello, scrive sulla parete. Spero che i cappuccini bevuti insieme possano essere infiniti. Alessandra si perde in quegli occhi gentili, nei modi di una dolcezza infinita. Escono. Alessandra non è mai stata così felice, ma sente addosso gli guardi perplessi, a volte disgustati. Alessandra si inalbera. Omar sorride. Siamo tu e io, il resto non ci serve. Passano i mesi, la storia diventa seria, Alessandra ne parla in famiglia. I genitori sono un po’ preoccupati. Religione diversa, culture differenti. Come farete a conciliare tutto? Alessandra e Omar si prendono per mano. Vivono. Dopo qualche anno si sposano, nasce una bambina. Alessandra gira con il passeggino. Perché ha la pelle di quel colore? È abbronzata? Alessandra spiega la situazione. Si sente dire che ha fatto una scelta coraggiosa. Ma deve stare attenta, non c’è da fidarsi di quelli lì. Torna a casa piena di rabbia, sprofonda tra le braccia di Omar. Il nodo alla gola si scioglie. Non ha fatto nessuna scelta, si è innamorata. Punto. Il resto che diavolo di importanza ha? Oggi Alessandra e Omar festeggiano 16 anni di matrimonio. Hanno tre figli splendidi a cui insegnano che le differenze sono opportunità per scoprirsi e arricchirsi. Se si riesce ad andare oltre la paura e i pregiudizi, si scopre un mondo pieno d’amore. Dove la parola diverso, semplicemente non esiste.

LA STORIA CONTINUA