“Stavo andando a prendere le mie figlie a scuola, quando ho visto una ragazza sul parapetto di un ponte.
Era immobile, lo sguardo fisso nel vuoto. Ho sentito che stava per succedere qualcosa. Ho fermato l’auto, e sono corso verso di lei.
Si è sporta in avanti, senza tenersi alla ringhiera. Era pronta a lanciarsi.
Era questione di attimi. L’ho afferrata subitoper le spalle, l’ho stretta forte a me, come fosse mia figlia.
Ripeteva tra le lacrime di lasciarla andare, voleva farla finita, non aveva più motivo per vivere.
Ho cercato di tranquillizzarla: sei giovane, qualunque problema si può risolvere, ti aiuto, non sei sola.
Poco alla volta la ragazza si è calmata. Sono riuscito a metterla al sicuro sul marciapiede e ho chiamato l’ambulanza.
Spero che stia bene. Come carabiniere e come padre vorrei dirle di parlare, aprirsi con chi ha vicino, vorrei sapesse che non è sola”.
Era immobile, lo sguardo fisso nel vuoto. Ho sentito che stava per succedere qualcosa. Ho fermato l’auto, e sono corso verso di lei.
Si è sporta in avanti, senza tenersi alla ringhiera. Era pronta a lanciarsi.
Era questione di attimi. L’ho afferrata subitoper le spalle, l’ho stretta forte a me, come fosse mia figlia.
Ripeteva tra le lacrime di lasciarla andare, voleva farla finita, non aveva più motivo per vivere.
Ho cercato di tranquillizzarla: sei giovane, qualunque problema si può risolvere, ti aiuto, non sei sola.
Poco alla volta la ragazza si è calmata. Sono riuscito a metterla al sicuro sul marciapiede e ho chiamato l’ambulanza.
Spero che stia bene. Come carabiniere e come padre vorrei dirle di parlare, aprirsi con chi ha vicino, vorrei sapesse che non è sola”.
Lui è Francesco Pitzeri, 41 anni, vice brigadiere dei carabinieri di Verbania, in Piemonte.
Mentre andava a prendere le figlie a scuola ha visto una ragazza di 26 anni pronta a buttarsi dal ponte. Non ha pensato, ha agito. E con l’aiuto di un altro passante l’ha salvata.
Dice che è stato l’istinto del carabiniere a fargli capire che qualcosa non andava, ma anche quello di un padre.