“Ero venuto qui per curare. Non mi vogliono per il colore della pelle? Andrò altrove.
Mi sono davvero stufato, anche di parlare di razzismo, di insulti, di tutto. Si trovino un altro medico.
È inaccettabile e imbarazzante che nel 2022 si debba parlare di questo. Vuol dire che non abbiamo capito niente.
Ho studiato qui. Mi sono laureato qui. Lavoro qui. Salvo vite qui.
È bruttissimo sentirsi insultare da persone di cui ti prendi cura, che sei disposto ad assistere e accudire.
Mi occupo di tutti, di chiunque abbia bisogno, ma ho visto e sentito di tutto, basta insulti razzisti.
Avevo dato la mia disponibilità perché avevano bisogno: ora non ci metto più piede. Per me questa storia è chiusa.
Auguro a queste persone e ai loro parenti di stare bene e di non aver bisogno di medici. Così non dovranno sceglierlo”.
Mi sono davvero stufato, anche di parlare di razzismo, di insulti, di tutto. Si trovino un altro medico.
È inaccettabile e imbarazzante che nel 2022 si debba parlare di questo. Vuol dire che non abbiamo capito niente.
Ho studiato qui. Mi sono laureato qui. Lavoro qui. Salvo vite qui.
È bruttissimo sentirsi insultare da persone di cui ti prendi cura, che sei disposto ad assistere e accudire.
Mi occupo di tutti, di chiunque abbia bisogno, ma ho visto e sentito di tutto, basta insulti razzisti.
Avevo dato la mia disponibilità perché avevano bisogno: ora non ci metto più piede. Per me questa storia è chiusa.
Auguro a queste persone e ai loro parenti di stare bene e di non aver bisogno di medici. Così non dovranno sceglierlo”.
Lui è Enock Rodrigue Emvolo, ha 48 anni, è originario del Camerun.
Ha studiato in Italia e si è laureato in Medicina a La Sapienza di Roma.
Dopo che il medico di base di Fagnano Olona, un paesino in provincia di Varese, è andato in pensione, il dottor Emvolo ha dato la disponibilità per sostituirlo.
Alcuni pazienti si sono rifiutati di farsi curare da lui, l’hanno invitano a “far pascolare le pecore”. È stato bersagliato da insulti razzisti sui social.