Lei è Giorgia. Vive a Iasi, in Romania. In casa c’è molto freddo e poco pane. È il 2004. Prende il treno e arriva in Italia. Non porta nulla con sé, solo tanta voglia di fare. Fa la badante, la bracciante agricola, la cameriera. Una sera conosce Nabil. Ha lasciato il Marocco senza nulla in tasca, proprio come lei. Giorgia si ripete che non ha tempo per l’amore, ma Nabil è un ragazzo affidabile e un gran lavoratore. Si innamorano, dopo qualche tempo si sposano. Nascono tre figli. Giorgia e Nabil tirano la cinghia, finché riescono a comprare una casa tutta loro. C’è un giardino e camere a sufficienza. È semplice, ma a Giorgia sembra un castello. Abbraccia i suoi figli, il marito, non desidera altro. È il novembre del 2022. Nabil è via per lavoro. Giorgia dorme con i bambini. Si sveglia di soprassalto. Sente dei rumori. Si alza. Apre la porta della sala. C’è un fumo scuro, denso. Toglie il fiato. Giorgia è confusa, gli occhi bruciano, non respira. D’istinto spalanca la finestra. È un attimo. Le fiamme divampano. Bruciano i mobili, le tende, si avvicinano alla camera da letto. Giorgia ha il cuore in gola. Torna indietro. Sveglia i suoi bambini. Li stringe al petto, se li mette sulle spalle e corre giù dalle scale. A perdifiato oltre il buio, il fumo, le fiamme. Raggiunge la porta. È fuori. Si ferma solo quando si sente al sicuro. I figli sono spaventati, ma stanno bene. Giorgia guarda la casa. O quel che ne resta. Ha perso tutto quello che aveva costruito con tanta fatica. Piange. Dovranno ricominciare da zero, un po’ alla volta. Intanto arrivano i vigili del fuoco, spengono l’incendio, forse è stato un guasto elettrico. Giorgia continua a piangere anche nei giorni successivi, tra le braccia del marito. A quel punto succede qualcosa. Il piccolo comune di Novello in cui si erano trasferiti da poco si stringe attorno a loro. Gli trovano un alloggio, raccolgono qualcosa per aiutarli a ripartire. Giorgia si asciuga le lacrime. Non ha più nulla, eppure si sente ricchissima.
Quella notte con la casa a fuoco, ho perso tutto, gli abitanti di Novello ci hanno aiutati
Altre storie simili:

Figlio mio, non importa quanto tempo abbiamo, ti prometto che ogni giorno insieme sarà pieno di gioia
Lei è Ylenia, ha 34 anni, vive in Sardegna. Ha appena ricevuto la notizia più bella, è incinta. È il 2008. Nasce il piccolo Christian. Appena comincia a sgambettare Ylenia

Ho perso mia figlia, ho abbracciato il padre del suo ragazzo, abbiamo pianto insieme
Lui è Baki Spahillari, è il padre di Eralda, la ragazza di 19 anni morta nello schianto a Gorgo al Monticano, in Veneto. Alla guida c’era Mikele, il fidanzato, che

Dona i mobili del figlio morto a un alluvionato della Romagna
Laura ha deciso di regalare tutto l’arredo della stanza ad Aziz, un uomo disabile.