È sposata, ha due figlie ed era in attesa della terza.
Il reparto Ostetricia della sua città è chiuso da mesi per mancanza di personale. Francesca è stata costretta a rivolgersi altrove.
Ha scelto l’ospedale di Taranto perché è il più attrezzato e ha la terapia intensiva neonatale. Francesca voleva sentirsi sicura, ed essere pronta a fronteggiare qualsiasi complicazione.
Non si aspettava che la sua bambina avesse tanta fretta.
La piccola Matilde è nata in auto, durante il viaggio verso l’ospedale.
Se avesse potuto Francesca sarebbe rimasta a Francavilla.
Per fortuna, dice al Corriere, è andato tutto bene
“Mi si sono rotte le acque verso le 23 a casa. Ci siamo subito messi in macchina per andare in ospedale.
Mia figlia però aveva fretta: sono cominciate subito le contrazioni, voleva nascere.
Eravamo quasi arrivati, quando mio marito ha accostato: ho partorito Matilde in auto. È stato tutto molto rapido.
Al pronto soccorso non riuscivano a crederci, ci stavano aspettando. Sono rimasta lì tre giorni e siamo tornati tutti a casa. Stiamo bene.
Vivo a Francavilla Fontana, ma il reparto di Ostetricia è chiuso, non si sa quando o se riaprirà.
Per questo ho dovuto optare per un altro ospedale: Taranto è più lontano, ma è attrezzato per ogni evenienza.
Se avessi potuto sarei rimasta nella mia città, per fortuna è andato tutto bene”.