Loro sono Mary e Tiziano Chiapparini, figli dell’imprenditore bergamasco Giacomo Chiapparini, morto a 74 anni schiacciato dalle forme di grana nella sua azienda agricola.
Durante il funerale, lo hanno descritto come un uomo realizzato, dedito al lavoro, che non si è tirato indietro nemmeno quando l’età si è fatta sentire.
Un padre che non era affettuoso o sensibile, ma che ha puntato sulla tempra dei propri figli, e li ha preparati ad affrontare le difficoltà della vita a testa alta.
“Non sappiamo dove sei, ma sappiamo che darai del filo da torcere a chiunque incontrerai”.
Durante il funerale, lo hanno descritto come un uomo realizzato, dedito al lavoro, che non si è tirato indietro nemmeno quando l’età si è fatta sentire.
Un padre che non era affettuoso o sensibile, ma che ha puntato sulla tempra dei propri figli, e li ha preparati ad affrontare le difficoltà della vita a testa alta.
“Non sappiamo dove sei, ma sappiamo che darai del filo da torcere a chiunque incontrerai”.
“Abbiamo sempre sperato che rallentassi la tua corsa nella vita: forse avresti capito cosa c’era di importante oltre la tua attività.
Ci hai sempre sollecitati a dare il massimo, a fare tutto al meglio.
Non hai mai puntato sul nostro lato sensibile ma alla nostra tempra, per prepararci alla vita.
Ci dispiace che a noi figli tu non abbia mostrato l’amore attento e affettuoso come altri padri.
Con i tuoi nipoti ti sei ammorbidito e abbiamo capito che amavi anche noi, ma sempre a modo tuo.
Tu hai vissuto la vita che volevi, coltivando ambizioni che nessuno avrebbe mai immaginato e noi ti abbiamo dovuto seguire in questa corsa.
Non ti sei mai risparmiato. Ora non sappiamo dove sei, ma sappiamo che a chi incontrerai, darai filo da torcere”.