Ama la musica e suona il pianoforte da quando è bambino.
Il suo professore di religione è stato ricoverato per una malattia, Giovanni è andato in ospedale e ha suonato il pianoforte per lui.
Si è reso conto che la musica è una medicina potente, in grado di portare sollievo a pazienti, medici e infermieri.
Da quel momento, ogni giovedì, Giovanni esce da scuola, prende l’autobus e va in ospedale: “Mi dà una gioia immensa, è una sensazione inspiegabile, è il bene che prende forma”.
“Ero molto affezionato al mio professore di religione, quando si è ammalato, ho provato il forte desiderio di fare qualcosa per lui.
Sono andato a trovarlo in ospedale, c’era un pianoforte, d’istinto ho iniziato a suonare.
Volevo che attraverso le note gli arrivasse il mio abbraccio, la mia vicinanza.
Ho pensato che la musica potesse arrivare dove non arriva tutto il resto.
La prima volta sono rimasto spiazzato: percepivo che le note rallegravano e portavano sollievo.
Erano come una carezza per medici, infermieri, ammalati e parenti. È stato bellissimo.
Ho fatto un patto con me stesso: sarei tornato ogni settimana, per trasmettere sollievo, e dare qualcosa di me agli altri.
Spero di aiutare le persone ad alleggerire certe situazioni e a estraniarsi dal luogo in cui si trovano”.