A tre mesi dalla tragedia hanno ricevuto una comunicazione dall’Inali: non hanno diritto al risarcimento perché gli stagisti non hanno copertura Inail.
Enzo e la moglie Antonella non hanno chiesto quei soldi, non li vogliono neanche.
L’unica cosa che gli interessa è sapere cosa è successo.
Vogliono che qualcuno gli spieghi come può un ragazzo di 18 anni morire durante uno stage in fabbrica?
Solo la verità, come dicono a Repubblica, potrebbe alleviare almeno un po’ il loro dolore.
“Del risarcimento danni non ci interessa, noi vogliamo solo sapere cos’è successo a nostro figlio
Sapevamo che non ci spettava il risarcimento dell’Inail ma, appunto, non ce ne importa niente.
Il dramma che stiamo vivendo non è misurabile.
Io continuo a fare l’operaio, mia moglie è casalinga. Non abbiamo vita sociale, non abbiamo festeggiato il Natale.
L’unica uscita è stata con un’associazione che ha voluto ricordare Giuliano.
Abbiamo mangiato una pizza con i ragazzi. Ecco, le visite dei ragazzi a casa ci fanno tanto piacere.
Per loro la porta è sempre aperta. Ci ricorda quanto era bello nostro figlio
Non c’è odio nel nostro cuore. Nessuno vuole attribuire la colpa a nessuno. Vogliamo solo sapere cosa è successo.
Al momento non riusciamo a darci una spiegazione. E non si può vivere con un punto interrogativo del genere”.