Si risveglia in ospedale, è confusa, le fa male tutto, tranne le gambe. Quelle proprio non le sente. Il medico si avvicina. Sei viva per miracolo, ma non potrai più camminare, né avere altri figli. È una pugnalata. Brittney vede tutta la sua vita andare in frantumi. Vorrebbe la forza di accettarlo. Si sente persa, smarrita. Ha paura. All’improvviso i suoi figli entrano nella stanza, si arrampicano sul letto, la riempiono di baci. Mammina ci sei mancata, non andartene più. Glen la prende per mano, ha avuto così paura di perderla, per fortuna sono ancora tutti insieme. Di colpo ogni cosa si fa chiara. Brittney sorride. Abbraccia i suoi tesori, si sente fortissima, può farcela.
Inizia la fisioterapia, il tempo passa senza che riesca a muovere neanche un dito. È stanca, vorrebbe mollare. Guarda i suoi bambini. Si carica a mille. Continua per mesi. Un giorno il compagno si inginocchia. Vuoi sposarmi? Brittney piange. Si sente la donna più fortunata del mondo.
Arriva il giorno del matrimonio. Brittney si fa bella, esce. Glen la sta aspettando. Brittney guarda l’uomo della sua vita, i suoi figli, non ce l’avrebbe mai fatta senza di loro. Punta una mano, poi l’altra. Si alza dalla carrozzina e un passo alla volta va all’altare sulle sue gambe. Tutti applaudono, piangono, gridano al miracolo. Brittney fissa Glen negli occhi, e sorride. Amore mio, sono incinta.