Lui è Raffaele. Vive a San Severo, in Puglia. È un ragazzo allegro, ama stare in compagnia. Dice che la vita è bella quando si sta insieme e si condivide tutto. Ha un forte senso della giustizia, e vuole metterlo al servizio degli altri. Si trasferisce a Roma e studia Giurisprudenza. È il gennaio del 2022. Raffaele è a casa per le feste. È notte. Sente un boato. Si sveglia con il cuore in gola. In strada ci sono fumo e sirene. Alcuni negozi sono saltati in aria, si parla di attentato mafioso. Forse un avvertimento. Nessuno è rimasto ferito, ma due attività sono andate distrutte e con loro, la vita dei proprietari e delle loro famiglie. Raffaele ha i brividi. Ma purtroppo capita. Torna a Roma per dare gli esami, riprende la sua vita di studente. Quel rumore continua a rimbombargli nelle orecchie. Ne parla con due amiche. Finalmente dà voce al peso che ha sul cuore. Raffaele sente che quello che è successo non è un problema che riguarda altri. È un problema suo, di tutti. Accende il computer e inizia a scrivere. Unisce la sua esperienza, le sue conoscenze e mette insieme dei consigli pratici per contrastare la mafia. Piccoli gesti quotidiani che ogni persona può compiere per dire no, basta, io non ci sto. Chiede aiuto ad amici e compagni, insieme realizzano un manuale che distribuiscono gratis. Altri studenti si interessano alla sua iniziativa, vogliono dare una mano, metterci la faccia e il cuore. Uniscono le forze, e tutti insieme fondano un’associazione. I Ragazzi di via D’Amelio, in onore del magistrato Paolo Borsellino. In pochi mesi sono una sessantina. Girano le scuole, parlano, sensibilizzano, danno consigli pratici e semplici. Raffaele ha 19 anni. Intanto continua a studiare, sente che è sulla strada giusta. Dopo la laurea è determinato a tornare nella sua terra, per portare avanti la sua battaglia, là dove c’è più bisogno. Non ha paura. Sa che un gruppo di giovani uniti dallo stesso credo, può fare più rumore di qualsiasi bomba.
noi vent’enni di san severo, combattiamo la mafia a mani nude
Raffaele e i suoi compagni hanno fondato un'associazione, girano le scuole, parlano.
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