È lì che due anni fa è morta la madre Fiorella Rossana Olper.
Ennio aveva ricevuto comunicazione dal cimitero della capitale era stata cremata.
È andato a ritirare le sue ceneri, ma sull’urna c’era il nome di un uomo moldavo.
Ha chiesto spiegazioni, gli hanno risposto non c’è tempo, avanti il prossimo.
Da due anni Ennio e la sua famiglia stanno lottando per capire che fine abbiano fatto i resti della loro madre.
Non hanno ricevuto nessuna scusa, per chi se ne occupa le ceneri consegnate sono giuste, c’è stato solo uno scambio di etichetta, caso chiuso.
Ennio però non si fida: chi gli assicura che la madre non sia stata sepolta al posto dell’uomo moldavo, o chissà dove…
Come ha detto al Corriere, ha sporto denuncia.
“Che fine hanno fatto il rispetto, la pietas per i nostri defunti?”
“È da oltre due anni che aspetto di sapere dove sono finite le spoglie di mia madre.
Ci avevano comunicato che era stata cremata, sono andato a Roma per prendere le ceneri e sono rimasto esterrefatto.
Nell’urna c’era la targhetta con il nome e cognome di un uomo moldavo. Dov’erano i resti della mia povera mamma?
Ho chiesto spiegazioni, mi è stato risposto guardi, non abbiamo tempo, avanti il prossimo.
Ciò che sta succedendo a noi familiari e soprattutto alla mia compianta madre è scandaloso, sconvolgente, impossibile da accettare.
Dov’è finito il rispetto, che ne è stato della pietas per i nostri defunti?
Da quando è venuta a mancare, io e la mia famiglia non sappiamo come e soprattutto dove commemorarla.
Non abbiamo l’urna, non c’è una tomba dove sia stata seppellita e dove sia possibile andare a pregare per lei.
Mia mamma, dal giorno della sua dipartita risalente ormai a più di due anni fa, non ha ancora trovato pace. E neppure noi”.