Quando il figlio Colin aveva 3 anni si è innamorato della principessa Elsa del cartone animato Frozen. Voleva essere come lei e indossare il suo stesso abito.
Scott ha provato disagio, preoccupazione, temeva che gli altri avrebbero riso di lui. Poi ha capito che se voleva rendere felice suo figlio doveva permettergli di essere se stesso.
Non di cambiare per adattarsi agli altri.
Ha comprato due costumi da principessa.
L’hanno indossato insieme in casa e fuori. Ed è stato bellissimo.
“La prima volta che mio figlio ha indossato un abito da principessa mi sono sentito a disagio.
Sono cresciuto con un concetto molto rigido di mascolinità, ma volevo che mio figlio avesse una vita gioiosa.
Se significava andare oltre tutte le mie barriere mentali, allora ero disposto a cambiare e mettermi in gioco per la sua felicità.
Ho smesso di pensare che avrebbero potuto prenderlo in giro o ridere di lui. Mi sono concentrato sul fatto che quella cosa gli piaceva davvero.
Mi hanno insegnato che la paura del bullismo vince sulla libertà di esprimere se stessi. Ed è un terribile errore.
Mi sono chiesto: voglio che Colin viva con la paura del giudizio altrui, o voglio che sia libero di trovare la sua scintilla, e aiutarlo a farla brillare il più possibile?
Perciò mi sono lasciato coinvolgere ed è stato pazzesco. Ci siamo sentiti uniti davvero!
L’unione è l’antidoto al disagio per ciò che ci hanno insegnato da piccoli e che dobbiamo in tutti i modi evitare di trasmettere ai nostri figli.
Se vogliamo che siano davvero liberi, non dobbiamo amarli nonostante quello che sono. Dobbiamo amarli per come sono”.