Colpirono Mauro Glorioso, uno studente in fila con gli amici fuori da un locale.
Mauro ha riportato gravi e invalidanti lesioni alla colonna vertebrale. È ancora ricoverato in ospedale.
La donna vuole chiedere scusa a lui e ai suoi genitori. Suo figlio, che al momento si trova in carcere, ha commesso un errore, e deve pagare.
Deve capire che quello che è successo non è stata una bravata, ma una tragedia.
Non si può tornare indietro, non si può scappare, bisogna assumersi le proprie responsabilità e conviverci.
Spera solo che a 15 anni possa avere un’altra possibilità.
“Mio figlio e i suoi amici hanno lanciato una bicicletta dalla scalinata, hanno colpito e ferito gravemente un ragazzo.
Avrei voluto scrivere una lettera ai suoi genitori, per spiegare che mi dispiace e per chiedere perdono, mille volte.
Ci penso spesso e mi metto dalla loro parte, cercando di capire la rabbia e il dolore. Se fossi al loro posto sarei morta, vorrei giustizia.
Mio figlio ha fatto una bravata, che si è rivelata una terribile tragedia, ed è giusto che paghi.
Conoscendolo, sono convinta pensasse a una ragazzata. Si è trovato al posto sbagliato con gente sbagliata.
Spero che possa essere messo in comunità per imparare le regole.
Penso e spero anche che, a quindici anni, possa avere un’altra possibilità”.