È invalido, si muove solo grazie al suo furgone, ma gliel’hanno rubato.
Non può più andare a lavorare, uscire, fare visite mediche.
Sente di aver perso le gambe una seconda volta.
Simone crede nelle persone.
Spera che i ladri si mettano una mano sul cuore e glielo restituiscano.
“Sono invalido al cento per cento, mi muovo solo grazie al mio furgone. Ma qualcuno me l’ha rubato.
Ho sempre cercato di vivere al meglio, con amici e lavoro, ma adesso non posso più farlo.
Anche i miei genitori sono bloccati a casa, io posso essere trainato sulla sedia a rotelle, ma solo per brevi tratti.
Devo fare tanti controlli medici fuori provincia, ma ora dovrò rimandarli tutti.
Per me quel furgone rappresenta la libertà, la vita. È come se mi avessero tolto le gambe una seconda volta.
Spero che chiunque l’abbia rubato, si metta una mano sul cuore e sulla coscienza.
Fate un passo indietro e riconsegnatemi la macchina, riconsegnatemi la mia vita”.