Lei è Giusy, vive ad Alpignano, in Piemonte. Ha un compagno e due figli. È il 2014. Si alza, va allo specchio. Cos’è quel bozzo sul seno? I medici dicono che un tumore. Giusy non ci può credere. Ha solo 36 anni, sta ancora piangendo i genitori scomparsi, ha avuto un aborto di recente. Anche quello no, che cavolo! Il maledetto invece non sente ragioni, anzi fa la voce grossa. Quarto stadio, metastasi ovunque. Giusy non ne può più di asciugarsi le lacrime. Ride. E va in vacanza con la famiglia. Al ritorno è pronta per la chemio. Il compagno le rasa la testa, il figlio la colora con il pennarello. Giusy combatte, assesta un bel colpo al tumore. Poi ci si mettono le cure a rompere i maroni. La devastano, è costretta a interrompere tutto. Cerca un’altra terapia, la trova, funziona. Ottimo! L’inconveniente è che dovrà farla a vita. Pazienza, Giusy è pronta a spaccare il mondo. Da un giorno all’altro ha un’emorragia. La salvano in extremis. Giusy non vuole sapere come o perché. È viva, tanto basta. Passa qualche mese. Fa una risonanza di controllo. Focolai multipli, rischio di sclerosi multipla. Giusy tira giù mille santi. Alla fine sfanga anche quella. È pronta a ripartire. Non prima però di aver fatto una mastectomia e messo una protesi. Giusy manda il cancro a quel paese. Indossa l’abito bianco, e si sposa. Si sente una principessa. La protesi però fa infezione. Un dolore cane e giù di antibiotici come se piovesse. Deve toglierla. Giusy infila un calzino arrotolato al posto della tetta mancante e chi se ne frega. Passa qualche mese, tenta con una nuova protesi, ma niente, anche quella fa le bizze. Giusy guarda il lato positivo, l’infezione è leggera, poteva andare peggio. Riprende la dose giornaliera di imprecazioni e antibiotici, e via, che ormai le ha viste tutte. Oggi Giusy ha 44 anni. È andata avanti, insieme con il cancro e le terapie. Continua a dare battaglia, intanto si gode la vita. Ha un marito, un fratello, dei figli, una suocera e tante amiche. Non è poco. E poi cavoli, è sopravvissuta a dodici interventi, mica niente. Ce la farà. Diavolo se ce la farà.
Manda il cancro a quel paese, indossa l’abito bianco e va all’altare
Giusy aveva 36 anni, è iniziato tutto con un bozzo al seno. Ha superato chemio, terapie, è sopravvissuta a dodici interventi, continua a dare battaglia, intanto si gode la vita.
Altre storie simili:

Lui è Gianni
Lui è Gianni. Nasce a Reggio Calabria nel 1946. Passa le giornate nell’atelier della mamma, tra stoffe e fili colorati. Una sera va a teatro con il padre. Resta folgorato

LA MIA QUINTA LAUREA A 92 ANNI: STUDIARE MI HA SALVATO LA VITA
Rocco vive in Abruzzo,è un professore, ha trascorso più di mezzo secolo accanto alla moglie, dopo la sua scomparsa si sentiva perso. Si è ripreso grazie allo studio.

Siamo un coro di pazienti, medici e familiari, cantiamo insieme per mandare a quel paese il tumore
Lei è Stefania, ha 33 anni, vive in Piemonte. È una biologa, ed è appassionata di canto. Lavora in ospedale con i pazienti oncologici. Sentiva il bisogno di aiutarli anche