Lei è Jasmina, vive in Serbia, ha due figli. Li cresce sola, fa tante rinunce per assicurarsi che diventino ragazzi onesti, ma i soldi non bastano mai. Si trasferisce in Italia. Lavora senza sosta, chiama spesso, torna dai figli ogni volta che può. Il suo Boban è un ragazzo gentile, scrive, vince premi, ha talento. Jasmina è orgogliosa. I suoi sacrifici sono valsi a qualcosa. È il 2019. Jasmina chiama il figlio. Boban è freddo, distante. Ha bisogno di soldi. Jasmina acconsente, però non è tranquilla. Fa qualche timida domanda, Boban alza la voce. Jasmina ha un brivido. Molla tutto, torna in Serbia. Il figlio non la guarda neanche negli occhi. Scompare per giorni, ritorna arrabbiato, si chiude in camera, beve, non spiccica parola. Jasmina chiede alla famiglia, agli amici, dicono che è troppo apprensiva. Vorrebbe crederci con tutta se stessa, ma l’istinto è più forte. Quello non è il suo ragazzo, qualcosa di brutto lo sta divorando. Una mattina si siede sul letto, lo guarda dritto negli occhi. Figlio mio, io sono qui, parlami, insieme possiamo affrontare ogni cosa. Si aspetta una sfuriata. Boban trema, cade in ginocchio, piange come un bambino. Mamma, sono un giocatore d’azzardo, aiutami, ho paura. Jasmina ascolta in silenzio. Strozzini, prestiti, debiti, alcol, bugie su bugie. Ogni parola è una pugnalata al cuore. Prova tanta rabbia, si sente tradita, ingannata. I suoi sacrifici sono stati inutili. No, non è così, ci vogliono tanto coraggio e umiltà per chiedere aiuto. Tesoro, sarà dura, ma insieme possiamo farcela. Lo accompagna in un centro per la ludopatia. Segue ogni progresso, ogni caduta, vende tutto quello che ha per liberarlo dagli strozzini, lo incoraggia a riprendere a scrivere. Jasmina si è chiesta spesso dove ha sbagliato, poi ha capito che si può essere il genitore migliore, ma a volte le cose capitano e basta. L’importante è rialzarsi. Boban l’ha fatto e Jasmina è fiera di lui. Ha aperto il suo primo libro, e non ha trattenuto le lacrime. A mia madre, che è venuta prendermi all’inferno e mi ha riportato indietro.
Mamma, sono un giocatore d’azzardo, ho perso tutto, aiutami
Jasmina aveva dedicato la vita ai figli, non poteva credere che Boban le avesse mentito. Ha deciso di fidarsi ancora una volta. L'ha preso per mano e ha lottato con lui.
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