Lui è Yorge. Vive in Venezuela. È povero, accetta qualsiasi lavoro pur di mettere qualcosa sotto i denti, ma quella vita gli sta stretta. È il 2014. Yorge parte per il Brasile in cerca di fortuna. Si ferma a Fortaleza, una città piena di vita. È mattina, Yorge si alza e si prepara per uscire. Va davanti allo specchio, intinge il pennello nella pittura, se lo passa sul viso, sul corpo, poi fa la stessa cosa con i capelli. Completa l’opera indossando un cappello. Si guarda. Ottimo lavoro! Esce di casa, sceglie una grande piazza, si mette in posa e resta fermo, immobile. Yorge è un’artista di strada, la statua del pescatore è la sua migliore interpretazione. La gente passa, guarda, qualcuno ride, qualcun altro lascia una monetina. Arriva la sera, le strade si svuotano. Yorge si sgranchisce i muscoli indolenziti, guarda nel cappello. Ci trova pochi spiccioli, ma non si dà per vinto. Passano le settimane. Yorge continua a fare la statua umana, ma i guadagni restano scarsi. Così non può continuare. Cammina immerso nei pensieri, una cagnolina randagia gli taglia la strada. Yorge si ferma ad accarezzarla, poi riprende la via di casa. La cagnolina lo segue. Guarda che non posso mantenerti. Lei scodinzola felice. Yorge non resiste. La chiama Jaspe e la porta nel suo rifugio. Passa qualche tempo. Yorge è fermo al solito posto, ma il lavoro non decolla, pensa di mollare tutto. Jaspe abbaia, lo distoglie da quei pensieri. Vuoi le coccole? Yorge esce dal personaggio, la prende in braccio, affonda il viso nel pelo e la bacia sul collo. Jaspe si mette pancia all’aria e resta immobile. Yorge pensa a un malore, la scuote, ma la cagnolina sta benone. Non mi dirai che… Ci riprova. Appena le bacia il collo, Jaspe imita il suo padrone e si irrigidisce come una statua! Yorge è incredulo, e anche i passanti. Girano video, scattano foto, chiedono il bis. In un attimo i guadagni aumentano, piovono inviti a teatri e trasmissioni televisive. Oggi Yorge continua a fare il lavoro che ama, insieme con la sua Jaspe. Era sul punto di arrendersi, ma lei gli ha insegnato che se oggi va male, domani andrà meglio.
Lui è Yorge
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