Lui è Simone. Vive a Sacca, un piccolo paese in provincia di Brescia. Ha 3 anni. I genitori notano qualcosa di strano, Simone fa fatica a stare in piedi. Fanno dei controlli, viene fuori che ha una malattia genetica rara. Non camminerà mai, rimarrà paralizzato a vita. Una mazzata, ma non per sua madre e suo padre. Sono già proiettati in avanti. Simone, vieni in camera, mamma e papà ti hanno preso un regalo. È una carrozzina, colorata, fiammante. È bellissima. Simone salta subito su, gira per i corridoi, accelera, frena, sbatte. È una vera figata. La deve far vedere ai suoi amici, la porta all’asilo, e in mezza giornata è l’idolo delle folle. Simo fammi fare un giro. Anch’io! No, c’ero prima io! La vogliono provare tutti, Simone è fiero del suo bolide. Passano gli anni. Frequenta le medie, non ama studiare, ha altri progetti per il futuro. Apre una pagina Facebook, pubblica le foto in sella alla sua due ruote, viene letteralmente sommerso da like e richieste di amicizia. Entra in classe, lo guardano, lo invidiano, manco fosse una celebrità. Le ragazze più belle della scuola lo cercano. Hai più follower di me, come fai? Insegnami il trucco. Simone alza le spalle. Sorride. Già, lui sorride sempre. Cresce. Gli amici se lo contendono, lo invitano a pesca, a cena fuori. E sono sempre grosse e crasse risate. E le vecchiette? Lo adorano, lo seguono sui social, e quando lo beccano per strada, attaccano bottone e non lo mollano più. Simone ha un debole per le auto, una leggera preferenza per quelle sportive e di grossa cilindrata. Il padre alza le braccia. Figlio mio, non spegnere la passione, non smettere di sognare, ma abbiamo un piccolo impedimento, mancano le palanche. Simone scoppia a ridere. Caro papà, sappi che con questa super carrozzina, si rimorchia più che con una Ferrari. Simone ha 22 anni. Non ha mai capito come, ma è riuscito a finire la scuola e prendere il diploma. Passa il suo tempo sui social, punta a farlo diventare un lavoro. Ha un bellissimo rapporto con la sorella, adora i genitori, è pieno d’amici. È un uomo felice. La malattia non è stata un ostacolo, e non lo sarà mai. Fa parte di lui. Senza, sarebbe un’altra persona.
Lui è Simone
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