Lui è Simone. Ha 41 anni, vive a Venezia. È sposato con Selena, hanno due figli. Simone coltiva il sogno di aprire una pescheria, ma prima vuole aiutare la moglie a realizzare il suo. Lavora sodo, risparmia centesimo su centesimo, e il giorno in cui Selena finalmente inaugura il salone da parrucchiera, lui si sente un marito realizzato. Passa qualche anno, dopo aver cambiato mille lavori, Simone ha trovato un posto stabile. Rispolvera il vecchio sogno, forse è arrivato il suo momento. La pandemia manda tutto all’aria. Da un giorno all’altro si ritrova disoccupato. È una batosta. Simone bussa a ogni porta, ma non trova nulla. La depressione lo investe come un treno. Si sente un perdente, un fallito. È il 2021. Simone è a casa, ha davanti un altro pomeriggio vuoto. Esce a fare due passi con il figlio. Camminano verso il campo da calcio, tra vicoli e canali. D’improvviso c’è un tonfo. Simone si volta. Un cerchietto per capelli galleggia nel canale. Che strano, come ha fatto un oggetto così piccolo a fare quel rumore? Si sporge, guarda meglio. Due grandi occhi neri lo fissano terrorizzati, prima di scomparire tra le acque. Mio dio è una bambina! Simone si getta nel canale, afferra la piccola, e la riporta a riva. La adagia a terra. Ti prego svegliati! Dopo qualche istante la bambina tossisce, piange, vuole la mamma. In quel momento arrivano i genitori, trafelati, terrorizzati. Alla fine, lo ringraziano tra le lacrime. Simone ha la tachicardia. Sorride, ma si sente stordito, sottosopra. Torna a casa, gli occhi impauriti di quella bambina gli tolgono il sonno, passa giornate difficili, fino a quando una sera, guardando i suoi figli, ogni cosa va a posto. Se quel giorno fosse stato al lavoro, non sarebbe passato di lì, e quella bimba forse ora non ci sarebbe più. Quel pensiero è benzina per il suo motore. Lo scuote, gli dà la carica. Simone spalanca la finestra, guarda, respira. La vita, la vita, quanto è importante! Ora la sente ovunque, in ogni cosa. Si rimette sui libri, vuole prendere una specializzazione, se non sarà la pescheria, sarà altro, ma non ha nessuna intenzione di gettare la spugna.
Lui è Simone
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