Lui è Saroo. Nasce a Khandwa, in India nel 1981. Il padre abbandona la famiglia, la madre trasporta pietre tutto il giorno. Saroo e i fratelli girano per le strade e chiedono l’elemosina. È il 1986. Il fratello maggiore deve andare in città, Saroo lo accompagna. Arrivano a destinazione, Saroo si addormenta su una panchina, mentre il fratello va al lavoro. Quando si sveglia, è solo. Saroo decide di aspettare il fratello sul treno. L’attesa è lunga, chiude gli occhi, dorme. Li riapre. Il treno è fermo, Saroo scende. Si guarda intorno non riconosce il posto. Ha viaggiato senza accorgersene, è arrivato a Calcutta, a più di 1600 chilometri da casa. Saroo chiede aiuto, ma nessuno parla la sua lingua, e lui non sa né leggere, né scrivere. Ha paura, e tanta fame. Cammina, a terra c’è del cibo, lo raccoglie, mangia, gira per le vie. La strada diventa la sua casa, Saroo è solo, la notte piange, chiama la mamma. Dei poliziotti lo trovano, lo portano in un centro per bambini abbandonati. Saroo viene messo in adozione. Un anno dopo arriva una coppia dall’Australia, lo scelgono. Saroo cambia paese, impara l’inglese, dimentica l’hindi. Il volto della sua mamma e dei fratelli sono solo un lontano ricordo. Saroo non sa che la madre lo sta cercando disperata per tutto il paese. Passano gli anni. Saroo cresce, studia economia, è felice. Ma gli manca qualcosa. Le immagini dell’infanzia lo tormentano. Sa che la sua famiglia biologica è lì, da qualche parte. Le possibilità che riesca a trovarla sono minime, ma decide di tentare. Unisce i suoi ricordi alle immagini satellitari di google, trova la stazione da cui è partito, deve essere la sua città. È il 2012. Saroo atterra in India. I ricordi lo sommergono, le lacrime gli rigano il volto. Impiega settimane, ma trova il suo villaggio. Saroo cammina. Ricorda la terra, le pietre, vede una capanna, c’è una donna sulla soglia. È anziana, i capelli arancioni, i vestiti colorati. Mamma! Saroo pronuncia quelle parole senza rendersene conto. Lei esita, lancia un urlo. Corre incontro al suo bambino. Saroo la stringe forte.
Lui è Saroo
Altre storie simili:

VI SVELO IL TRUCCO CON CUI HO RITROVATO MIA FIGLIA DI 3 ANNI PERSA AL PARCOGIOCHI
Krista si è distratta un attimo. Per fortuna si è ricordata di un metodo efficace e veloce.

Figlio mio, realizzeremo per te tutti i sogni che avevi
Luca Marengoni aveva 14 anni, stava andando a scuola in bicicletta, è stato travolto da un tram. Dopo giorni di silenzio e di dolore, il padre ha parlato al funerale.

Nella ricca Milano, è inaccettabile che una madre in difficoltà sia costretta ad abbandonare il figlio
Lui è Fabio Mosca, direttore del reparto di Neonatologia della Clinica Mangiagalli di Milano. È scosso e commosso, dopo che il giorno di Pasqua una madre ha abbandonato nella culla