Lui è Samuele, vive a Cagliari, in Sardegna. Ha 6 anni, guarda un documentario con i genitori. Si parla del Big Bang, la grande esplosione che ha dato origine all’universo. Samuele resta a bocca aperta. Papà come è possibile, che significa? L’uomo è colto alla sprovvista. Beh, vuol dire che l’universo è nato da una deflagrazione. Samuele socchiude gli occhi, lo fissa a lungo, poi corre a prendere l’Enciclopedia. Scorre le pagine con il ditino, legge, si fa dubbioso, sgrana gli occhi. Ecco, ora ho capito! I giorni passano. A scuola l’insegnante sta spiegando, Samuele alza la mano. Maestra, perché questa cosa è fatta così? La risposta non lo soddisfa, Samuele la incalza, la maestra tiene botta, vacilla, finché crolla sfinita e chiede pietà. Passano gli anni, Samuele divora libri su libri, Scienze, Storia, Geografia, gli piace tutto. I genitori scuotono la testa preoccupati. Tesoro, sicuro che non vuoi vedere i cartoni? Samuele sorride. Già fatto. I suoi nonni prendono tante medicine. Samuele aspetta che si distraggano, ruba il foglietto illustrativo dalle scatole, si chiude in camera, lo sfoglia elettrizzato. Ama la campagna, perlustra i prati attorno a casa, va a caccia di funghi con il libro in mano. Tutti i pomeriggi studia pianoforte al Conservatorio. La sua mano alzata è l’incubo di ogni insegnante. È sera, la mamma lo sorprende a sfogliare un volume di Anatomia. Lo guarda seria, mani sui fianchi. Allora, cos’hai da dire a tua discolpa? Samuele balbetta, arranca, suda. Ti assicuro che oggi ho giocato anche a calcio. Cresce, si diploma, gli tocca scegliere l’università. Le facoltà sono tante, una più interessante dell’altra. Samuele ci pensa su. Si iscrive a Medicina, poi sgattaiola da un’aula all’altra per seguire dei corsi non previsti nel suo piano di studi. Biotecnologie, Ingegneria Biomedica, non si fa mancare nulla. Un esame tira l’altro, a 25 anni Samuele si ritrova con una laurea in Pianoforte e una in Medicina. Per la fine dell’anno ne ha messe in calendario altre quattro. Mamma, papà, dopo mi fermo, promesso. I genitori scoppiano a ridere. Perché?
Lui è Samuele
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