Lui è Ryan

Lui è Ryan. Vive in Virginia, negli Stati Uniti. Abita in campagna, immerso nella natura. È il 2018. Ryan naviga su internet, legge un articolo. Una vitellina di soli tre giorni verrà abbattuto perché ha una malattia che gli impedisce di produrre latte. Ryan scuote la testa, è un peccato, ma è il destino degli animali da allevamento. Il mondo va così, non può fare nulla. Passa oltre, si dedica a nuove faccende, ma non è sereno, si sente a disagio. Ryan molla tutto, si mette in macchina, guida per tante miglia. I proprietari del ranch lo accolgono a braccia aperte, poi lo guardano strano, gli chiedono se è proprio sicuro. Ryan ha deciso, non torna indietro su suoi passi. Una volta a casa si rende conto. Un vitellino non è certo un cucciolo di cane. Ma come ha potuto? In quel preciso momento un muso fa capolino dal finestrino dell’auto, e i suoi occhioni sono i più teneri che abbia mai visto. Ryan scoppia in lacrime. Non ti preoccupare, ci penso io a te. Mette del fieno nel capanno degli attrezzi e improvvisa una stalla, recupera un biberon, allatta la sua amica tre volte al giorno. Ti piace il nome Jenna? La dolcezza fatta animale strofina il muso contro la sua guancia. Jenna cresce in fretta, impara a stare sulle zampe, muggisce la notte, si calma solo quando Ryan prende una coperta e dorme al suo fianco. Ogni mattina infila la testa nella finestra della cucina, reclama un bacio, una carota. Corrono nel prato, giocano a inseguirsi, fanno testa contro testa. Alla fine, Ryan si sdraia sfinito, Jenna appoggia il muso sulla sua gamba e si addormenta. Ryan è incredulo, in fatto di amore e fedeltà la sua vitellina non ha niente da invidiare a un cane. Se pensa alla fine che stava per fare. D’improvviso si rende conto che può fare molto di più. Oggi Ryan e Jenna dividono la casa con maiali, tacchini, pappagalli, conigli, animali che avevano il destino segnato. Ryan è felice. È troppo facile alzare le spalle perché tanto il mondo va così.