Lui è Ryan. Vive in un piccolo paese del Canada. Ha 6 anni. È seduto in classe, la maestra parla, Ryan ridacchia con il compagno di banco, ma una frase attira la sua attenzione. Alza la mano. Maestra può ripetere? L’insegnante lo rimprovera, deve stare più attento. Ho detto che in Africa molti bambini muoiono perché non hanno acqua da bere. Ryan resta a bocca aperta. Sì, aveva sentito bene. Ma non hanno i rubinetti? La maestra spiega che l’acqua si trova solo nei pozzi, che sono pochissimi. Ryan torna a casa, raggiunge la madre in cucina. Mammina mi dai dei soldi? La donna chiede spiegazioni, Ryan non si sbottona. Bene, se li vuoi, devi guadagnarteli. Ogni pomeriggio Ryan esce da scuola, invece di giocare passa l’aspirapolvere, pulisce le finestre, sistema la cameretta, stende i panni. A fine settimana i genitori gli danno la mancetta, che Ryan ripone con cura nel salvadanaio. Passano quattro mesi. Ryan chiede alla mamma di aiutarlo a contare i soldi. Sono 70 dollari. Salta di gioia, gli sembrano tantissimi. La madre vuole vederci chiaro. Mi vuoi dire a cosa ti servono? Ryan fa un gran sorriso. Voglio comprare un pozzo. Dopo che la madre rinviene, Ryan le racconta dell’Africa. La donna lo guarda commossa, poi lo prende per mano e lo porta negli uffici di un’associazione. Ryan corre dentro, mette i soldi sotto il naso di un volontario. Voglio comprare un pozzo per l’Africa. L’uomo è perplesso, Ryan spiega tutto. Il volontario scoppia a ridere. Bambino, per comprare un pozzo ce ne vogliono molti di più. Ryan stringe il suo salvadanaio. Allora mi darò da fare. Il giorno dopo entra in classe, si piazza alla lavagna e racconta della sua missione. I compagni lo ascoltano sbalorditi, poi svuotano le tasche, sono un bel po’ di monetine. È un buon inizio. La voce corre di casa in casa, si insinua in ogni angolo del paese, coinvolge grandi e piccini. Passano quattro mesi. Ryan torna dall’associazione con lo stesso salvadanaio e lo svuota sotto gli occhi increduli del volontario. Adesso posso comprarlo il pozzo? Oggi Ryan ha 30 anni, è un attivista e ha creato una fondazione che porta acqua potabile nei paesi africani.
Mamma, mi servono dei soldi, voglio comprare un pozzo d’acqua per i bambini africani
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