Lui è Ryan. Ha 5 anni. Vive in Oklahoma, negli Stati Uniti. È notte. Si sveglia di soprassalto, chiama la mamma. Tesoro, hai avuto un incubo? Sì. La donna si sdraia accanto a lui, Ryan si riaddormenta. La sera dopo è di nuovo in piedi. Mamma continuo a vedere quelle immagini. Quali immagini amore mio? Della mia vita, di quando ero adulto. Cosa? La donna non sa se ridere o piangere. Ne parla con il marito, lui fa spallucce. È un bambino, sono tutte fantasie. Passano i giorni. Ryan è davanti alla televisione, mostrano un quartiere di Hollywood, inquadrano un’abitazione. Lui punta il dito. Quella era la mia casa! È emozionato, racconta che in un’altra vita era un attore e gli piaceva bere la Tru Ade. Cosa? La madre perde la pazienza. Basta raccontare bugie! Ryan insiste, è tutto vero. Fanno una ricerca, quella bibita esisteva davvero, negli anni Cinquanta. Com’è possibile che Ryan la conosca? La donna è sommersa dai dubbi. Guarda il figlio, decide di ascoltarlo. Raccontami tutto. Ryan parla di Hollywood. Mamma, io conoscevo Rita Hayworth, ballavamo insieme a Broadway. Lei recupera un libro sulla storia del cinema, lo sfogliano, Ryan riconosce molti attori, si sofferma sul fotogramma di un film. Indica un uomo. E questo sono io. La donna non sa che pesci pigliare, e se andare a bussare di notte alla porta di uno psichiatra. La mattina dopo chiama un archivista cinematografico, scopre che l’uomo indicato è Marty Martyn, classe 1905, ballerino di Broadway e attore semi sconosciuto. È sconvolta. Ryan è un fiume in piena, sostiene che dopo aver fatto l’attore è diventato agente, si è sposato quattro volte, ha avuto figli e nipoti. Ricorda anche il modello e il colore della sua auto. Pazzesco. La donna vuole vederci chiaro, cerca gli eredi dell’attore, li trova, fissa un incontro. Ryan ripete tutto quello che sa. Io vivevo in questa via. È vero. Avevo un pianoforte. È vero. Una cameriera afroamericana. Sì. E sono morto di leucemia nel 1964. Esatto. Ryan lascia tutti a bocca aperta, quei dettagli non sono riportati da nessuna parte, non può averli letti. Allora, come fa a conoscerli?
Ricordo tutto della mia vita precedente: ero un ballerino, recitavo a Hollywood. Ma nessuno mi crede
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