Lui è Rodolfo Ravagni, di Trento.
Ha salutato il padre che usciva di casa alle otto del mattino. Non vedendolo rientrare per mezzogiorno, l’ha chiamato: “Papà dove sei?”
Ha risposto l’operatore del cimitero: “Suo padre è qui nella camera mortuaria”.
Armando Ravagni, 84 anni, ingegnere noto in città, ha avuto un infarto mentre camminava in piazza.
È stato soccorso, ma non c’è stato nulla da fare.
A quel punto è stato accertato il decesso e il corpo è stato portato nella camera mortuaria.
Qui però il meccanismo si è inceppato.
Nessuno ha avvisato la famiglia.
È solo per cara grazia che l’operatore del cimitero, infastidito dal continuo squillare di un telefono, ha sollevato il lenzuolo e dato in quel modo la notizia del decesso al figlio.
Il defunto aveva con sé anche i documenti, ma nessuno, soccorritori del 118, carabinieri, addetti alle pompe funebri, si è preso la briga di avvisare i familiari.
Il figlio ha presentato un esposto, ma dal punto di vista penale la mancata, tempestiva comunicazione della morte non costituisce reato.
Non c’è una legge a proposito.
Dal punto di vista umano, no comment.
Ha salutato il padre che usciva di casa alle otto del mattino. Non vedendolo rientrare per mezzogiorno, l’ha chiamato: “Papà dove sei?”
Ha risposto l’operatore del cimitero: “Suo padre è qui nella camera mortuaria”.
Armando Ravagni, 84 anni, ingegnere noto in città, ha avuto un infarto mentre camminava in piazza.
È stato soccorso, ma non c’è stato nulla da fare.
A quel punto è stato accertato il decesso e il corpo è stato portato nella camera mortuaria.
Qui però il meccanismo si è inceppato.
Nessuno ha avvisato la famiglia.
È solo per cara grazia che l’operatore del cimitero, infastidito dal continuo squillare di un telefono, ha sollevato il lenzuolo e dato in quel modo la notizia del decesso al figlio.
Il defunto aveva con sé anche i documenti, ma nessuno, soccorritori del 118, carabinieri, addetti alle pompe funebri, si è preso la briga di avvisare i familiari.
Il figlio ha presentato un esposto, ma dal punto di vista penale la mancata, tempestiva comunicazione della morte non costituisce reato.
Non c’è una legge a proposito.
Dal punto di vista umano, no comment.