Lui è Renzo. Nasce a Genova nel 1937. Il padre è un piccolo imprenditore edile. Renzo passa le sue giornate in spiaggia. Costruisce castelli di sabbia. Le onde li distruggono, lui piange. Poi osserva, pensa, inventa modi per evitare che crollino. Ha 10 anni. Si diverte a smontare e ricostruire oggetti, prende tutto quello che trova in casa, radio, ventilatori, li rimette insieme, il più delle volte non ci riesce. Lui si diverte, i genitori un po’ meno. La casa diventa off limits, Renzo passa alla strada, rubacchia motori elettrici, li porta in terrazzo e continua i suoi esperimenti, smonta, aggiunge, rimonta. Una volta finito restituisce tutto, più o meno funzionante. La scuola è il suo tallone d’Achille. I voti sono pessimi. Per gli insegnanti è un asino. I genitori pensano che abbia un problema, lo portano da uno psichiatra. Renzo dice di lasciarlo stare, lui preferisce sporcarsi le mani che tenere il naso sui libri. Cresce. Entra negli scout. Il suo capogruppo è Gino Paoli. Diventano amici. Renzo si confida. Io suono la tromba, voglio fare il musicista. Gino lo ascolta. Dammi retta, lascia perdere, sei stonato come una campana. Renzo incassa e ripone lo strumento. Al liceo va così male che viene bocciato due volte. Il padre lo vorrebbe costruttore, ma Renzo è un bastian contrario. Lo farà a modo suo. Prende il diploma e si iscrive ad Architettura, prima a Firenze, poi al Politecnico di Milano. Di giorno lavora per un architetto, la notte occupa l’università. Laurea in mano, torna dal padre, lo segue nei cantieri, osserva, tocca. Lavora a un progetto innovativo, dà libero sfogo alla sua vena ribelle. È il 1971. Renzo partecipa a un concorso internazionale. Batte 700 concorrenti e realizza il centro Pompidou a Parigi. È uno scandalo, un’opera così non si è mai vista. Renzo stesso si stupisce che gliela lascino fare. Ma la struttura prende vita, il nome Renzo Piano è sulla bocca di tutti. È l’aprile del 2020. Renzo il ribelle progetta il nuovo ponte Morandi di Genova e lo dona alla città, la sua città.
Lui è Renzo
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