Lui è Ray

Lui è Ray. Ha 75 anni. Vive ad Adelaide, in Australia. È un pensionato, zero figli, niente sfizi, pochi soldi in banca. La moglie è il dono più prezioso della sua vita, poi c’è la passione per la pesca. È il 2017. La moglie di Ray muore all’improvviso, lui è distrutto, non vuole saperne di niente e di nessuno. Passa qualche giorno. Un amico bussa alla porta. Forza, andiamo a pescare. Trascorrono tutta la giornata al fiume, parlano, acchiappano qualche pesce, si tengono compagnia, per il cuore di Ray è un toccasana. La pesca del mercoledì diventa un appuntamento fisso. I mesi scorrono. Ray riceve una telefonata. È la moglie del suo amico, purtroppo si è sentito male durante la notte ed è morto. Ray crolla sulla poltrona, si guarda intorno. Ora è proprio solo. Passa le giornate davanti alla televisione, l’unica compagnia è l’infermiera che una volta ogni due settimane entra in casa per controllare che stia bene. La donna lo trova molto giù. Cosa succede? Ray le racconta dell’amico e dell’unico svago che lo teneva in piedi. Lei ci pensa un po’ su. Perché non metti un annuncio per trovare un nuovo compagno? Ray alza le sopracciglia. Un cosa? L’infermiera accende il computer di casa. Ray è titubante, ma si butta. Cerco qualcuno che venga a pescare con me. Pubblicato, chi l’avrebbe mai detto. L’infermiera gli mostra come controllare le risposte e lo saluta. Ray si mette comodo sulla sedia, sguardo fisso, naso incollato al monitor, aspetta. Passano le ore. Tutto tace. Ray si alza, fa avanti e indietro nel salotto, sbircia il computer. Niente. Scrolla le spalle, in fondo chi ha voglia di sprecare tempo con un vecchio. Spegne tutto e sprofonda nella poltrona davanti alla televisione. Passa qualche giorno. Ray decide di darsi un’ultima possibilità, accende il computer, entra nel sito, clicca sull’annuncio, sgrana gli occhi, aguzza la vista. Ciao, mi chiamo Mati, ho 22 anni e sarei più che felice di pescare con te, dimmi dove e quando. Ray non riesce a trattenere le lacrime.