Lui è Raffaele. Vive in Emilia Romagna. Ha 6 anni. È il primo giorno di scuola. Entra in classe. I compagni lo indicano, urlano, ridono. Qualcuno piange. Raffaele non capisce. Nei giorni successivi viene accolto da risate sguaiate. Sei un mostro! Ma ti sei mai visto? Raffaele torna a casa, si mette davanti allo specchio. Guarda, scruta, si tocca la faccia. D’improvviso i suoi gesti diventano frenetici, la voce è rotta dal pianto. Chi è quel mostro che lo sta fissando? I genitori lo abbracciano. Tesoro, hai una malattia rara, ma non dimenticare che sei tanto amato. Raffaele piange. Facile parlare d’amore quando non sei costretto a ingoiare schifo a palate. Ovunque mette piede, diventa subito lo zimbello. Mentre sopporta interventi chirurgici dolorosi e mille problemi di salute, Raffaele rinuncia al calcio, alla danza, a tutto ciò che gli piace. Gli resta solo una rabbia cupa e incontrollata, la riversa su quell’essere spaventoso che non smette di fissarlo. Cresce, ha 13 anni. Una ragazza conosciuta su internet lo corteggia. Raffaele è al settimo cielo. Prende coraggio, invia delle sue foto intime. Il giorno dopo le ritrova sui muri del paese. Gli amici sghignazzano. Era uno scherzo, ci hai creduto davvero? Raffaele tenta di mandar giù anche questa, ma è saturo di dolore. Non sa dove sbattere la testa, pensa alla morte, la desidera con tutto se stesso. Deve solo mettere a tacere una vocina che germoglia in lui e non lo lascia in pace. Non avere paura, parla, racconta, mettiti in gioco, sei tanto amato. Raffaele si pone una domanda destabilizzante. E se si stesse nascondendo dietro agli insulti per paura? È il 2019. Raffaele prende il telefono, realizza un video e lo pubblica sui social. Per la prima volta si toglie la maschera e mostra il suo volto nudo e crudo. Arriva subito l’immancabile insulto, ma poi accade qualcosa di incredibile. Viene sommerso da una marea di complimenti. Qualcuno ringrazia per il suo coraggio, qualche altro chiede consigli e vuole conoscerlo. Oggi Raffaele ha 27 anni, condivide la sua esperienza nelle scuole, combatte il bullismo con la gentilezza. E quando si guarda allo specchio vede un uomo forte e determinato. Ne va orgoglioso. Diavolo se lo è.
Lui è Raffaele
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