Lui è Neil. Vive in Ohio, negli Stati Uniti. Ha 2 anni. Va con il padre a vedere le gare di aeroplani. Il rombo dei motori è assordante, tutti si tappano le orecchie, Neil ride, punta il ditino nel cielo. Papà, anch’io! Gioca solo con gli aeroplani, quando compie sei anni va per la prima volta tra le nuvole, e piange di gioia. Cresce, studia Ingegneria aeronautica, entra in Marina. Ogni volta che sale in quota i suoi occhi brillano. È il 1950. Neil partecipa alla guerra in Corea. Il suo velivolo viene colpito, ma non si fa prendere dal panico, aziona la leva di espulsione e rimette piede a terra senza conseguenze. Il suo cuore batte all’impazzata, non per la paura, ma per l’emozione. Il cielo è la sua casa, il suo posto sicuro. Finita la guerra si sposa, nascono tre figli. Neil però è sempre tra le nuvole. Collauda aerei e razzi, scampa a diversi incidenti mortali, niente lo spaventa. Un giorno viene richiamato con urgenza. Karen, la figlia di due anni è volata in cielo. Neil sente il terreno tremare. D’istinto prende l’aereo, cerca il volto sorridente della sua bimba, deve essere lì, dietro qualche nuvola. Ogni notte fissa le stelle. Forse la sua bimba si nasconde da qualche parte sulla luna. Neil fa domanda per entrare nel programma spaziale della Nasa. Supera tutte le prove e inizia l’addestramento. Durante la Missione Gemini rischia la vita, ma ancora una volta il suo istinto lo salva. Sta facendo un volo di prova, il velivolo ha un guasto, si schianta a terra ed esplode. Neil non è all’interno, si è sganciato poco prima e ha aperto il paracadute. Non può morire, la sua bambina lo aspetta. È il 1969. La missione Apollo 11 prende il via. Neil si tiene forte, trattiene il fiato. D’improvviso è notte infinta, e stelle. La luna si fa sempre più vicina. La navicella comincia la discesa. C’è un tonfo, i motori si spengono, lo sportello si apre. Neil Armstrong posa il primo piede sulla luna. Si guarda intorno incredulo. Gli sembra di sentire una risata, risale dal cuore, e si diffonde tra le stelle. Sapevo che eri qui piccola mia.
Lui è Neil
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