Lui è Wolfgang Amadeus Mozart. Nasce nel 1756 a Salisburgo, in Austria. Cresce in fretta, ancor prima di parlare suona il clavicembalo. Quando compie sei anni già compone, riconosce le note al primo ascolto, ha una memoria formidabile. Il papà ripete che è un miracolo di Dio. Mozart gongola. Ma va, esagerato! È il 1770, Mozart ha 14 anni. Fa un viaggio a Roma con il padre. Suona nelle case dei nobili, si esibisce davanti al pubblico più in vista. Un giorno però gli vien voglia di assistere a un concerto. Entra in Vaticano e per la prima volta ascolta il celebre Miserere composto da Giovanni Allegri. Mozart è ammaliato. Branca un vescovo. Mi scusi, non è che si potrebbe avere lo spartito di questa musica meravigliosa? Il religioso si fa il segno della croce. Ma non lo sai che il Papa ha proibito a chiunque di leggerlo, pena la scomunica? Mozart fa spallucce. Torna nella sua stanzetta, pensa, rimugina, appena il padre inizia a russare, intinge la penna nel calamaio. Riempie fogli su fogli, al mattino rilegge, scuote la testa, c’è una nota che non torna. Sgattaiola a San Pietro. Il Miserere riempie le navate. Mozart si nasconde in un angolino, srotola i suoi fogli, tiene il tempo con il dito. Eccellente! Tranne quella nota ballerina, torna tutto. Ha trascritto l’intero brano al primo ascolto. Mozart gongola, si compiace. Papà, guarda cosa ho fatto. Il genitore piange dall’orgoglio, poi dalla disperazione. Figlio mio, questo spartito sarà la tua condanna. Mozart ride. Esagerato! La notte però sogna le fiamme dell’inferno. Si sveglia trafelato, infila mantello e cappuccio, vende lo spartito al miglior offerente. Mozart torna a dormire sonni tranquilli, ma qualche tempo dopo riceve una missiva. Il Papa in persona lo convoca a Roma. Il padre è disperato, Mozart si presenta all’udienza, chiude gli occhi, trattiene il fiato. Il pontefice lo squadra da capo a piedi. Figliolo, ho saputo quel che hai combinato, e ti devo fare i miei complimenti, ottimo lavoro! Mozart fa un gran respiro, guarda il cielo. Quello sì che è vero un miracolo!
Lui è Mozart
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