Lui è Mattia. Vive a Caserta, in Campania. Trascorre le giornate a costruire casette di cartone. Monta, e smonta, senza sosta. Vorrebbe fare l’ingegnere, ma è solo un sogno. Tutti sentono e parlano senza problemi, Mattia invece comunica a gesti, le sue orecchie non funzionano. Si sente inadeguato, diverso. Ha 6 anni. I genitori lo accompagnano in ospedale, fanno segno di non preoccuparsi, andrà tutto bene. Mattia chiude gli occhi, quando si sveglia la madre gli sorride, mentre accade qualcosa di incredibile. Mattia non riesce a crederci, dalla bocca della mamma esce qualcosa, sembra, potrebbe, sì è proprio un suono! Ascolta terrorizzato, e incantato. Scopre che il mondo è pieno di voci, persino lui ne ha una. Mattia ripensa alle sue casette di cartone, e si mette d’impegno. Poco alla volta impara a leggere e a parlare, non è perfetto ma è un buon inizio. Le maestre scuotono la testa. Sei troppo indietro rispetto agli altri, non andrai lontano. Mattia avrebbe tante parole da dire. Sta zitto. Studia il doppio, bisticcia con la grammatica, ma quando si tratta di numeri va come un treno. Supera Elementari, Medie, si lascia alle spalle il liceo scientifico. Per la prima volta si sente sicuro, pronto al grande passo. Provano a mettergli i bastoni tra le ruote. Non montarti la testa, l’università è troppo per uno come te. Mattia si iscrive a Ingegneria. Suda sette camicie, dopo tre anni mostra fiero la sua laurea. Le voci gridano al miracolo. Mattia fa armi e bagagli, si trasferisce a Torino per la Magistrale. Le materie sono complesse, gli esami più selettivi, i risultati sperati non arrivano. Si leva il solito coro. Mattia piange, straccia i libri, si arrabbia, ma non smette un solo istante di crederci. È il 2019. Mattia è un ingegnere a tutti gli effetti. Si gode gli applausi, e finalmente il silenzio. Oggi Mattia ha 28 anni, e fa il lavoro dei suoi sogni. L’impianto cocleare gli ha messo davanti una nuova strada, ma è stato lui a percorrerla. Con sacrificio, pazienza e volontà, perché quando hai un obiettivo, non c’è limite che tenga.
Lui è Mattia
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