Lui è Matthew. Vive nel Nebraska, Stati Uniti. Lavora come insegnante in una scuola elementare, da diversi anni fa coppia fissa con Elliott, un parrucchiere. È il 2015. Lo Stato rende legali i matrimoni omosessuali. Matthew e il compagno non aspettavano altro, si sposano. La scuola di Matthew non la prende bene, e lo licenzia. Lui è distrutto, ma non trova nessun appiglio legale a cui aggrapparsi, ingoia e si mette a cercare lavoro. Passa qualche anno. Matthew e il marito vorrebbero dei figli, ma la strada dell’adozione è tutta in salita. Matthew confida le sue paure alla madre. Tesoro mio, se vuoi lo partorisco io il tuo bambino. Matthew scoppia a ridere. Mamma hai 59 anni! Passa qualche giorno. Matthew è a casa, la madre va fargli visita. Senti, dammi pure della matta, ma ho fatto tutti i test possibili e i medici confermano che posso portare a termine una gravidanza. Matthew è sconvolto, incredulo. Ma davvero vuoi, cioè davvero saresti disposta…La donna lo abbraccia forte. È sera. Matthew ne parla con il marito, poi insieme lo annunciano alle famiglie. La cognata di Matthew è così felice che vuole dare una mano. Donerò io l’ovulo. Lo sperma sarà quello di Matthew. Passano le settimane. Matthew accompagna la madre a fare le visite. È con lei durante il primo tentativo, insieme comprano il test di gravidanza, si chiudono in bagno, aspettano, poi Matthew caccia un urlo, e la madre scoppia in lacrime. Siamo incinti! Passano i mesi. La gravidanza prosegue alla grande, arriva il giorno programmato per il parto. Tutta la famiglia è riunita, Matthew stringe la mano del marito. Se dovesse succedere qualcosa a mia mamma, non potrei perdonarmelo. All’improvviso le porte della sala operatoria si aprono. Matthew corre incontro alla madre e alla sua bambina, le abbraccia, le bacia. Stanno bene. Tornano a casa, il paese mormora. È uno scandalo. Ma si può arrivare a tanto? Matthew si tappe le orecchie, e gli occhi sono solo per la figlia. La sua Uma è nata dall’amore di una madre, e crescerà nell’amore di una famiglia. Tutto il resto non conta.
Lui è Matthew
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