Lui non è uno qualsiasi. Lui è Matteo. Nasce a Monza nel 1982. Studia, gioca a calcio in oratorio con gli altri bambini. Il padre è artigiano. Fa il fabbro. Costruisce cancelli, porte, inferriate. Matteo tocca le mani del suo papà. Sono ruvide, dure, callose. Sono mani grandi, vissute. Raccontano di fatica, di sudore e di sacrifici. Matteo cresce dentro la bottega. Si appassiona, impara il mestiere e la gestione della fatica. Gli piace saldare. Con la mano sinistra tiene la maschera, con la destra impugna la pistola. Gli sembra di ricamare. Unire due parti di ferro è opera di fino. Ha 18 anni. Prende tutti i patentini. È in grado di costruire da zero una porta blindata. Da solo. Matteo ama il suo lavoro. Inizia alle 7,30 del mattino, va avanti fino a sera inoltrata. È il 2009. Conosce una ragazza. Solare, sorridente, solida. Bella. Lei è Alice. Un anno dopo comprano una casetta, vanno a vivere insieme. È il 22 ottobre del 2010. È venerdì. Matteo saluta Alice, esce di casa. Entra in un negozio di abiti da sposa. Con i ferri del mestiere. Deve rinforzare la porta sul retro. Va avanti per un paio d’ore. Ha quasi finito. Una scarica elettrica. Si ritrova a terra. Non muove il braccio. Dentro il negozio non c’era un salvavita. Matteo si carica la croce in spalla e parte per la lunga salita al calvario. Entra ed esce dalla sala operatoria. Il braccio non reagisce. Gli impiantano un pacemaker nel cuore. Alice è al suo fianco. Non lo abbandona. Lo sposa. È il 10 settembre del 2011. Matteo torna sotto i ferri. Lei lo aspetta al capezzale, con il pancione. È incinta. Nasce Nicolò. Poi arriva Tommaso. È l’ottobre del 2017. Si sottopone all’intervento chirurgico numero 34. Tutti in anestesia generale. Questa volta gli tagliano il braccio. Matteo torna dai figli con la protesi. Gliela mostra. Sapete che c’è? C’è che da oggi il vostro papà ha un braccio da supereroe. Prendetela. Toccatela. Non capita tutti i giorni. Il papà supereroe non ha tempo da perdere. Deve partire in missione. Matteo Mondini va nelle scuole e nei luoghi di lavoro per far capire a tutti quanto è importante la sicurezza sul lavoro.
Lui è Matteo
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