Lui è Luca, vive a Riotorto, in Toscana, in una tranquilla casa di campagna, vicino al mare. La sua è una famiglia umile e serena. Ha un fratello più piccolo. Luca gioca, corre, ama il mare alla follia. Lo sente parte di sé. Cresce, attraversa la fase dell’adolescente, quando si sente in difficoltà si aggrappa al mare, alle sensazioni positive che gli trasmette, e alla pesca, la sua passione viscerale. È il 2011. Luca ha 15 anni. Esce in scooter con gli amici. Fanno un salto in spiaggia, poi decidono di passare a prendere un gelato. Luca rimane indietro. Prova a raggiungerli. Mette la freccia, sorpassa. In lontananza vede una moto. Si fa vicina, sempre di più, troppo. Luca si ritrova a terra. Sente il profumo del mare, chiude gli occhi. Si sveglia, è circondato da familiari e amici. Che è successo? I medici dicono che il suo braccio sinistro è compromesso. Siamo riusciti a non amputarlo, ma è rigido, non potrai più usarlo. Luca pensa subito alla pesca. Gli manca il respiro. Passa qualche settimana. Torna a casa, impara a vestirsi, a mangiare con un braccio solo. Vuole di più. Si alza all’alba, prende la canna, prova a metterla in mare, non ci riesce. La mattina dopo riprova, non molla. Ci mette un anno, si ingegna, alla fine la spunta. Torna a pescare, è felice, ma odia quel braccio inutile, non lo sente suo. Lo nasconde sotto la felpa, anche d’estate. È il 2017, Luca va a un concerto, si muove tra la folla, si sente osservato, è infastidito. Parte la musica, si ritrova accanto una ragazza. Balla, canta, la sente vicina, dimentica ogni cosa. Succede tutto come per magìa, alla fine dello spettacolo si ritrovano abbracciati. Si guardano negli occhi, si sentono, si amano. Il giorno dopo Luca le racconta dell’incidente, Jasmine cade dalle nuvole. Ma come, non ti eri accorta del mio braccio? La ragazza si scusa. No, mi dispiace. Luca è incredulo. La abbraccia, la stringe forte, prova un senso di forza e di libertà. Dimentica tutto, come al mare. Passa qualche settimana. Fa una visita di controllo. Il medico lo guarda stupito. Ti trovo bene! Luca è raggiante. Dottore, ho conosciuto una ragazza bellissima, sono innamorato, è il mio braccio mancante.
Lui è Luca
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