“Due anni fa ho fondato una Startup insieme con il mio amico Giuseppe.
Abbiamo trovato un ufficio a Milano che già era caruccio. Più andavamo avanti, più le bollette diventavano insostenibili.
Il costo della vita è lievitato, prima di uscire la sera dovevo farmi sempre i conti in tasca.
Se non hai budget per vivere in centro, stai in periferia dove i servizi non sono gli stessi, per arrivare ovunque tu voglia devi mettere in conto mezz’ora buona.
Ammetto che dopo lunghe giornata di lavoro, dover cambiare metro o bus per tornare a casa, ha iniziato a pesarmi.
Poi è arrivata l’ultima mazzata: l’affitto del bilocale in cui abitavo è passato da 1.200 a 1.600 euro al mese. Davvero troppo.
Ho deciso di dare priorità al mio benessere fisico e mentale, a Milano sentivo di non poterlo fare.
Mi sono trasferito a Torino: costi dimezzati, qualità della vita migliore e un ecosistema in crescita.
Milano è una città che dà tanto, ma che ti chiede tanto. È troppo complicata e insostenibile per un giovane imprenditore come me”.
Abbiamo trovato un ufficio a Milano che già era caruccio. Più andavamo avanti, più le bollette diventavano insostenibili.
Il costo della vita è lievitato, prima di uscire la sera dovevo farmi sempre i conti in tasca.
Se non hai budget per vivere in centro, stai in periferia dove i servizi non sono gli stessi, per arrivare ovunque tu voglia devi mettere in conto mezz’ora buona.
Ammetto che dopo lunghe giornata di lavoro, dover cambiare metro o bus per tornare a casa, ha iniziato a pesarmi.
Poi è arrivata l’ultima mazzata: l’affitto del bilocale in cui abitavo è passato da 1.200 a 1.600 euro al mese. Davvero troppo.
Ho deciso di dare priorità al mio benessere fisico e mentale, a Milano sentivo di non poterlo fare.
Mi sono trasferito a Torino: costi dimezzati, qualità della vita migliore e un ecosistema in crescita.
Milano è una città che dà tanto, ma che ti chiede tanto. È troppo complicata e insostenibile per un giovane imprenditore come me”.
Lui è Lorenzo Lodigiani, fondatore della startup innovativa Ncode.
Giovane, motivato, voleva sviluppare la sua impresa a Milano, ha rinunciato.
Si è trasferito a Torino, dove ha trovato costi accettabili e una qualità della vita migliore.
Chi vive nel capoluogo lombardo può capirlo: le opportunità sono molte, ma i sacrifici richiesti, soprattutto per i giovani, sono sempre più insostenibili.
Per chi ci abita, e per chi vuole lavorarci.
Perdere giovani imprenditori è un prezzo caro da pagare per una città che vuole essere il motore dell’innovazione.
Forse qualcuno deve farsi qualche domanda.