Lui è Justin. È un paracadutista dell’esercito americano. È il 2012. Si trova in Afghanistan, sta tornando alla base a bordo di un camion. Un boato improvviso. Justin viene sbalzato in aria, finisce fuori dal finestrino, sente delle urla, poi il vuoto. Apre gli occhi. Sopra di lui c’è un uomo, un medico, gli spiega che è finito su una mina, è vivo per miracolo, però. Però cosa? Justin sente delle parole, ma il suo cervello si rifiuta di decifrare le onde sonore che arrivano dalle orecchie. Allunga la mano sotto le coperte. La sua gamba sinistra non c’è più. Passa qualche settimana. Justin torna a casa. La fidanzata Carol lo aiuta a vestirsi e a lavarsi, mentre lui non riesce nemmeno a guardarla negli occhi. Si era ripromesso che le avrebbe chiesto di sposarlo, una volta rientrato a casa, ma ora non ha il coraggio. Si chiude in se stesso, diventa sgarbato, riversa su di lei tutta la sua frustrazione. È pomeriggio. Degli uomini si presentano alla sua porta, fanno parte di un’associazione che offre sostegno ai soldati. Questo è Gabe, ti aiuterà. Justin scoppia a ridere. Un cane? Ma fatemi il favore. Sta per chiudere la porta, Carol lo ferma. Grazie, accettiamo. Justin fa una smorfia e torna al suo divano, stringe i pugni, sente montare la rabbia, avrebbe voglia di spaccare tutto, di… qualcosa di morbido gli ha appena sfiorato la mano. Gabe lo lecca, appoggia il muso sulla sua gamba, Justin si tranquillizza. É mattina. Justin sente un fiato caldo sul collo, si sveglia. Gabe! Il cane prende le stampelle tra i denti, scodinzola. Carol sorride. Forse vuole uscire. Justin non ha scelta. Gabe cammina al suo fianco, dopo qualche metro si ferma. Justin è stupito. Come facevi a sapere che ero stanco? Giorno dopo giorno Gabe lo sostiene, lo sprona, grazie a lui Justin supera la vergogna, ritrova la fiducia, e la voglia di ricominciare. È il 2014. Justin bacia la fidanzata. Perdonami se ti ho fatta soffrire, ti amo. Mette le dita in bocca, fischia. Gabe arriva di corsa, tra i denti ha una scatolina, la offre a Carol. Dentro c’è un anello. Carol piange di gioia, Gabe fa le feste, Justin gli prende la zampa. Grazie amico mio.
Lui è Justin
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