Lui è Jeff. Vive in Arizona, negli Stati Uniti. È un sergente della contea di Glendale. È sabato pomeriggio, sta verniciando il capanno in giardino, suona il telefono di servizio. Buongiorno, voglio denunciare mio padre, dovete arrestarlo e metterlo in carcere, subito. Jeff scatta sull’attenti. Cos’è successo, ci sono dei feriti, dei morti? No sergente, mio padre vuole andare in Florida da solo. Jeff pensa a uno scherzo. E qual è il problema? L’uomo dall’altra parte del telefono fa un grande respiro. Ha 94 anni. Jeff si fa dare l’indirizzo e li raggiunge. L’anziano ha già acceso il motore dell’auto, il figlio è al suo fianco con le mani tra i capelli. Jeff si avvicina all’uomo, si presenta. Signore, perché non ne parliamo con calma? L’anziano lo scruta da sotto il berretto. Senta, non mi tratti da stupido, io sono Howard Benson, ho fatto la guerra e mi chiamavano Uragano, se voglio andare in Florida, niente e nessuno può fermarmi. Jeff è basito, si gira verso il figlio, che porta un dito alla tempia. Jeff è sul punto di mandare tutti al diavolo, e tornare al suo capanno. Guarda il veterano negli occhi, le parole escono da sole, non le controlla. Va bene Howard, la accompagno io. L’anziano alza le sopracciglia, il figlio spalanca la bocca incredulo. Jeff si ripete che è una follia bella e buona, intanto corre a casa, prepara il borsone, avvisa l’ufficio, carica Howard in macchina e parte. New Messico, Texas, Louisiana, Alabama scivolano via uno dietro l’altro. Jeff osserva il suo compagno di viaggio, Howard conosce i profili di tutte le montagne che incontrano, si sporge dal finestrino per indicare i paesi in cui è stato. Chilometro dopo chilometro racconta e ripercorre la sua intera vita. Dopo tre giorni di viaggio, spunta il cartello della Florida. Jeff accosta davanti a una casa, Howard scende dall’auto. Grazie sergente, io mi fermo qui, dove sono nato, volevo vedere la mia America ancora una volta. Jeff ha un groppo in gola. Lo guarda allontanarsi. Porta la mano alla fronte per il saluto militare. È stato un onore servirla, a presto Uragano.
Lui è Jeff
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