Lui è James. Ha 4 anni. Vive a Lafayette, negli Stati Uniti. È il 2002. Sta dormendo nel suo lettino. D’improvviso si sveglia, piange, chiama la mamma, che arriva di corsa. Tesoro, hai avuto un incubo? James annuisce, stringe la sua mano, si riaddormenta. La notte dopo succede di nuovo. I genitori lo portano nel lettone, ma appena James chiude gli occhi, sogna di morire tra le fiamme. Anche durante il giorno non trova pace. È ossessionato dagli aeroplani. Vuole vederne uno a tutti i costi, ma di quelli veri. Si fa portare al museo dell’aeronautica. Guarda, scruta, poi indica un modello da combattimento. Quello lo so guidare! È agitato, salta da una parte all’altra. Sapete cosa sono quelle? Mamma e papà alzano le spalle. James si fa serio. Sono i serbatoi di caduta! I genitori sono increduli. Tesoro, ma cosa dici, come fai a saperlo? James è un fiume in piena. Passa qualche anno, ora si è messo in testa di aver fatto la guerra. Mamma e papà sono disorientati. Ma quando? Dove? Nella seconda guerra mondiale, è ovvio. Poi se la prende con i giapponesi. Sono stati loro a colpirmi mentre sorvolavo l’isola di Iwo Jima. Intanto posiziona le mani come se stringesse un volante. Vedete, ho cercato di tenere l’aereo dritto, ma non ci sono riuscito. Mamma e papà si fanno il segno della croce. Adesso basta, ci farei ammattire. James rincara la dose. Vi dico che ero un pilota, e mi chiamavo James Huston. Ripete la sua storia anche davanti a un terapista. È un adolescente, si fa portare ai raduni dei veterani, e sembra conoscere tutti. Bob, amico mio come sei invecchiato! Come se non bastasse ci si mettono pure i libri a dargli ragione. Dai registri di guerra emerge il nome di quel pilota, morto proprio come e dove dice lui. La sorella del defunto si fa avanti. Chi osa profanare la memoria di mio fratello? James le sorride. Annie cara, che gioia vederti! Si levano voci da ogni dove. C’è chi parla di reincarnazione, chi grida al miracolo, qualcun altro vorrebbe un esorcista. James non arretra di un passo. Ancora oggi ripete la sua storia. Ho vissuto un’altra vita, perché nessuno mi crede?
Lui è James
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