Lui è Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia.
Le sue parole si riferiscono alla sentenza della Corte d’Appello di Firenze, che ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, nel processo per le fatture false.
Sono stati massacrati a mezzo stampa per anni, Tiziano e Laura, gravemente colpevoli di essere genitori di un bersaglio politico che si intendeva colpire e annientare.
Sono stati assolti, con formula piena.
A qualcuno interessa qualcosa?
I giornali che hanno riservato loro una serie infinita di prime pagine, di titoloni, di strilli, che spazio riservano loro, oggi, quando viene fuori che sono stati solo vittime?
Su tutto e su tutti, sulla mediocrità del pecorame politico, si eleva anche oggi, come spesso gli capita, Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, uno dei pochi che non si piega alla logica cretina del giustizialismo.
Funziona così nel gregge della politica. Se la giustizia colpisce un tuo compagno di banco, si fa quadrato, si grida all’innocenza e al complotto di poteri occulti per colpire la tua squadra. Quando la stessa sorte tocca invece un tuo avversario, ecco la frase di circostanza più banale: gli auguro di dimostrare la sua innocenza.
Come se fosse l’innocenza, e non la eventuale colpevolezza, a dover essere dimostrata.
Si va avanti così da trent’anni, si distruggono carriere, vite, famiglie.
Senza che nessuno traduca in azioni il garantismo decantato a parole il giorno in cui si commemora Enzo Tortora.
Tanti, troppi farisei.
Guido Crosetto è fatto di un’altra pasta.
Le sue parole si riferiscono alla sentenza della Corte d’Appello di Firenze, che ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, nel processo per le fatture false.
Sono stati massacrati a mezzo stampa per anni, Tiziano e Laura, gravemente colpevoli di essere genitori di un bersaglio politico che si intendeva colpire e annientare.
Sono stati assolti, con formula piena.
A qualcuno interessa qualcosa?
I giornali che hanno riservato loro una serie infinita di prime pagine, di titoloni, di strilli, che spazio riservano loro, oggi, quando viene fuori che sono stati solo vittime?
Su tutto e su tutti, sulla mediocrità del pecorame politico, si eleva anche oggi, come spesso gli capita, Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, uno dei pochi che non si piega alla logica cretina del giustizialismo.
Funziona così nel gregge della politica. Se la giustizia colpisce un tuo compagno di banco, si fa quadrato, si grida all’innocenza e al complotto di poteri occulti per colpire la tua squadra. Quando la stessa sorte tocca invece un tuo avversario, ecco la frase di circostanza più banale: gli auguro di dimostrare la sua innocenza.
Come se fosse l’innocenza, e non la eventuale colpevolezza, a dover essere dimostrata.
Si va avanti così da trent’anni, si distruggono carriere, vite, famiglie.
Senza che nessuno traduca in azioni il garantismo decantato a parole il giorno in cui si commemora Enzo Tortora.
Tanti, troppi farisei.
Guido Crosetto è fatto di un’altra pasta.