Lui è Gaetano. Vive a Campofranco, in Sicilia. Ha 38 anni, fa l’imbianchino, è fidanzato con Natascia, stanno per sposarsi. Gaetano desidera più di ogni cosa che il padre malato abbia la gioia di vederlo all’altare. È il marzo del 2020. Gaetano non si sente bene, ha dolori in tutto il corpo, fatica a respirare. Si rannicchia sotto le coperte e si affida alla provvidenza, Natascia non è dello stesso avviso. Chiama i soccorsi. Dall’ambulanza scendono due uomini bardati con tuta bianca, mascherina, guanti. Gaetano li guarda stranito, in un batter d’occhio si ritrova in ospedale, chiuso in una stanza, isolato. Il panico lo assale. Morirà? No, non può permetterselo! Afferra il medico per il braccio. Dottore, mio padre è malato, sto per sposarmi, fate quello che dovete, ma io devo uscire vivo da qui! Le forze lo abbandonano, chiude gli occhi. Quando li riapre è pieno di tubi, fatica a parlare. I medici spiegano che ha preso l’influenza suina, è rimasto in coma per giorni, ma ora è fuori pericolo. Gaetano ne prende atto, ma sta già pensando ad altro. Non può perdere tempo, ha un matrimonio da organizzare, il prima possibile. Stringe i denti per settimane, finalmente viene dimesso. Riabbraccia i genitori, bacia Natascia, non si concede un attimo, riprende subito i preparativi, ha fretta, il tempo stringe. Manca poco alle nozze. Il padre peggiora all’improvviso, i medici scuotono la testa. Gaetano è disperato, non lo accetta. Papà, io sono tornato per te, non puoi andartene senza vedermi sposato. Il padre stringe la sua mano, quella della moglie e di Natascia. Figlio mio, siamo qui tutti insieme, questa è la felicità più grande, l’unica. Sorride e chiude gli occhi. Gaetano piange a dirotto, ma come per magia le lacrime trascinano fuori dal suo corpo tutta la tensione accumulata. Le ultime parole del padre sono aria fresca, pura. È vero, la vita è dannatamente breve, in un attimo ti stravolge i piani, per questo ogni istante va assaporato, goduto, vissuto. È il luglio del 2021. Gaetano sposa la sua Natascia. La bacia, respira, rinasce.
Lui è Gaetano
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