Lui è Gaetano De Felice, detto Ninni, 47 anni.
È stato travolto e ucciso da una moto, mentre attraversava sulle strisce con il figlio di 7 anni, sul lungomare di Santo Spirito, in Puglia.
Ninni teneva il bambino in braccio. Lo ha stretto a sé fino alla fine. Anche a terra, dopo lo schianto, il corpo del piccolo era avvolto da quello del papà. Una corazza.
L’ha salvato.
Il cognato affida la sua rabbia a Repubblica: “qualcosa non va nella società, lo sballo è sopra di tutto, manca il rispetto per le regole, per gli altri, e per la vita. Ci appelliamo alle forze dell’ordine, ma se non siamo noi i primi ad auto regolarci, non andremo da nessuna parte”.
È stato travolto e ucciso da una moto, mentre attraversava sulle strisce con il figlio di 7 anni, sul lungomare di Santo Spirito, in Puglia.
Ninni teneva il bambino in braccio. Lo ha stretto a sé fino alla fine. Anche a terra, dopo lo schianto, il corpo del piccolo era avvolto da quello del papà. Una corazza.
L’ha salvato.
Il cognato affida la sua rabbia a Repubblica: “qualcosa non va nella società, lo sballo è sopra di tutto, manca il rispetto per le regole, per gli altri, e per la vita. Ci appelliamo alle forze dell’ordine, ma se non siamo noi i primi ad auto regolarci, non andremo da nessuna parte”.