Lui è Francesco. Ha 26 anni. È di Vibo Valentia, ma da qualche mese vive a Verona. Fa un tirocinio in un ospedale psichiatrico. È il 3 marzo. La struttura chiude le porte ai tirocinanti. Francesco si tappa in casa con la coinquilina. Aspetta. I giorni passano. La situazione non cambia. Francesco è in difficoltà. Senza un lavoro, la permanenza a Verona è troppo dispendiosa. Deve tornare in Calabria. Non ha scelta. Chiama la Protezione Civile di Vibo Valentia, spiega la situazione. Gli dicono che può partire. Basta una autocertificazione e i documenti che attestino la fine del tirocinio. Francesco prenota un treno con scalo a Milano e fa le valigie. È il 21 aprile. Francesco chiude il contratto d’affitto della casa di Verona e si mette in viaggio. Arriva in stazione a Milano. Gli agenti lo fermano, Francesco tira fuori i documenti. Dicono che non può viaggiare. Francesco prova a spiegarsi, ma gli agenti sono irremovibili. Deve tornare a Verona, o rischia una grossa multa. Francesco non discute, compra un nuovo biglietto e torna indietro. Per fortuna aveva pagato l’affitto per tutto il mese. Durante il viaggio di ritorno chiama il padrone di casa, che gli dà l’ok per il rientro, ma c’è un problema. La coinquilina non è d’accordo. È stato in una zona rossa, troppo pericoloso. Francesco promette che si chiuderà in stanza, e adotterà tutte le precauzioni, ma lei non sente ragioni. Non lo vuole in casa. Intanto il treno si ferma a Verona. Francesco riceve un’altra chiamata. È il proprietario. Ha cambiato idea, non vuole che rientri. Troppo rischioso. Francesco è sconvolto. E dove volete che vada? L’uomo propone un bed and breakfast. Francesco fa notare che sono chiusi. Arrangiati. Francesco è solo, e nella merda. Sconsolato, bussa alla porta della polizia ferroviaria. Ricava conforto e consigli. Francesco affitta un’auto e si prepara al viaggio. È un rischio, ma non ha scelta. Sono le 4 del mattino. Parte. Guida per 12 ore, arriva in Calabria. Dove nessuno gli sbatte la porta di casa in faccia. Finalmente ha un tetto. E un posto dove chiudersi in quarantena.
Lui è Francesco
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