Lui è Francesco. Vive a Genova. È il 2009. Ha 24 anni. Conosce una ragazza in discoteca. Si chiama Lisa. È un colpo di fulmine. Escono insieme, si divertono, sognano una famiglia. Francesco si butta nel lavoro, Lisa fa altrettanto. Dopo anni di sacrifici si sposano. Vogliono diventare genitori, ma i mesi passano, e il figlio non arriva. Francesco fa dei controlli, i medici sono perentori. Ci dispiace, lei è sterile. È un boccone amaro, ma Francesco non può rinunciare al sogno di sentirsi chiamare papà. Mette da parte l’orgoglio, parla a cuore aperto con la moglie. Tesoro, il problema sono io, ma insieme possiamo tentare altre strade, che ne dici della fecondazione in vitro? Lisa è spaventata, ha solo 22 anni, troppo complicato. Non può, non se la sente. Si alza un muro, le strade si dividono, si lasciano. Francesco soffre come un cane, ma non prova rancore. Si lecca le ferite per anni, poi decide di darci un taglio. Si butta nel volontariato, frequenta nuovi amici, conosce Sonia. È una ragazza con una risata allegra, contagiosa. Ogni volta che la sente, il suo cuore batte forte. Sboccia l’amore. Francesco è di nuovo felice, ma più le cose vanno bene, più quel segreto che si porta dentro diventa pesante. A un certo punto crolla, vuota il sacco, piange. Sonia ha gli occhi lucidi. Allunga le braccia. Gli prende il viso tra le mani. Lo bacia. Tesoro, siamo tu e io, insieme possiamo farcela. È un lampo, una luce che spazza le tenebre. Francesco si sveglia dall’incubo e si ritrova in un sogno bellissimo. La vergogna, quel sentirsi inadeguato, non significano più nulla davanti a quelle parole d’amore incondizionato. Qualche mese dopo sono marito e moglie. Scelgono la strada della fecondazione in vitro. Sonia resta subito incinta, ma qualcosa va storto, rischia di morire. La prendono per i capelli, il piccolo invece non ce la fa. Francesco e Sonia si stringono nel dolore, si rialzano più forti, pronti a riprovarci. È il settembre del 2021. Nasce Aurora. Francesco la prende in braccio e scoppia in un pianto liberatorio. Piange ancora adesso, quando la guarda.
Lui è Francesco
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